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07/02/2015 08:01:00

Marsala, operazione "Squillo". Due a giudizio, un patteggiamento, un abbreviato

Due rinvii a giudizio, una condanna con patteggiamento e una richiesta di rito abbreviato. E’ questo il sunto dell’udienza preliminare, davanti al gup Francesco Parrinello, relativa al procedimento scaturito dall’operazione dei carabinieri “Squillo” (20 novembre 2013). Quattro le persone coinvolte con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: Leonardo Petterico, di 35 anni, Salvatore Brugnone, di 70, e per le colombiane Nydia Yolanda Moya Espitia, di 42 anni, e Sandra Tatiana Ordinez Giraldo, di 44. Il pm Sabrina Carmazzi aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Ad essere processati, in Tribunale, saranno, però, solo Salvatore Brugnone e per Nydia Yolanda Moya Espitia. Il processo inizierà il 20 marzo. Ha chiesto, invece, di essere giudicato con l’abbreviato Leonardo Petterico, mentre ha patteggiato la pena Sandra Tatiana Ordinez Giraldo, condannata a dieci mesi di carcere e a una multa di 1800 euro (con pena sospesa, come prevede il rito del patteggiamento). L’indagine sfociata nell’operazione “Squillo” è stata condotta dai carabinieri della stazione di Petrosino in collaborazione con i militari dell’Arma di Mazara e Genova. Dall’inchiesta, avviata nel 2009, è venuto fuori che le prostitute, in buona parte sudamericane, attiravano i clienti con inserzioni pubblicitarie su giornali a tiratura regionale, fornendo il proprio recapito telefonico e il luogo dove incontrarsi. Inizialmente, in una villetta di contrada Fossarunza. Poi, in seguito ad un controllo dei carabinieri, in altri immobili in zone di periferia poco frequentate. La tariffa per una prestazione sessuale era di 70 euro. L’attività di indagine è stata condotta con intercettazioni telefoniche e ambientali e con servizi di osservazione.