Finisce in procura il caso delle bollette pazze inviate dall'Eas per il consumo dell'acqua ai cittadini di Trapani, Erice, San Vito Lo Capo e di altre cittadine servite dall'ente.
L'Associazione CO.DI.CI. Sicilia, Centro per i diritti del Cittadino, tramite i propri legali, ha deciso di inoltrare un esposto denuncia presso le Procure della Repubblica di Trapani e di Palermo, la Procura della Corte dei Conti Regione Sicilia e all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Tale decisione è dovuta alle centinaia di lettere di contestazione inviate per raccomandata ad EAS da parte degli utenti che ogni giorno, ancora oggi, continuano a pervenire in copia presso i nostri recapiti di Trapani e Palermo e presso gli uffici dei Comuni serviti da EAS, che riportano crediti per forniture di servizio non realmente effettuate, in ogni caso prescritti poiché richiesti oltre i cinque anni dalla presunta fornitura.
“Le suddette fatture, oltre a non essere veritiere nei consumi, riportano nel dettaglio, bollette insolute di anni pregressi, in realtà regolarmente pagate dagli utenti, mc indicati a forfait o presunti, anomalie evidenti anche in relazione a denunce da parte dei cittadini di contatori mal funzionanti o illeggibili da tempo, rapportati anche a periodi in cui il servizio non è stato costante a causa di interruzioni varie, insomma tutte circostanze che abbiamo deciso di far attenzionare alle competenti Autorità Giudiziarie” – commentano il Dr. Manfredi Zammataro, Resp.le Regionale di CODICI Sicilia e l'Avv. Vincenzo Maltese, delegato per CO.DI.CI.Trapani.
Dopo aver avviato il servizio informativo di concerto con altre associazioni di consumatori, dato assistenza e raccolto diverse istanze, questo è il primo atto di una lunga battaglia che CO.DI.CI. porterà avanti fino in fondo.