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21/02/2015 08:01:00

Infarto ignorato, uomo muore in sala d'attesa al pronto soccorso di Trapani

14,00 -  Il direttore sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale di Trapani Antonio siracusa, a seguito del decesso verificatosi il 19 febbraio u.s. al Pronto soccorso del presidio ospedaliero S. Antonio Abate di Trapani, ha istituito ieri sera una commissione di verifica interna che "avrà il compito di verificare, entro sette giorni, le circostanze dell'evento e di accertare il rispetto dei tempi di attesa presso la struttura, nonché dei codici di accoglienza al triage e se i sanitari in servizio erano occupati contemporaneamente con altre emergenze".
La commissione, con coordinamento di Maria Carmela Riggio,responsabile dell'Unità operativa "Rischio clinico" dell'ASP di Trapani, è composta anche da Gaspare Rubino, primario di cardiologia all'ospedale di Marsala, Salvatore Vasta, primario del pronto soccorso dello stesso ospedale e Anna Nuccio, dirigente del servizio infermieristico dell'ASP.

08,00 - Altro strano decesso all'ospedale di Trapani. Un  uomo, Pietro Colletta, imprenditore (titolare di una ditta di onoranze funebri a Valderice, 75 anni) accusava forti dolori al petto. Così – pensando a un infarto – si è recato al pronto soccorso dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Ma è morto in sala d’aspetto, mentre attendeva il suo turno. E’ successo nella tarda serata di ieri. Adesso i familiari puntano il dito contro i medici dell’ospedale e hanno presentato un esposto. L’accusa è quella di avere sottovalutato la gravità della situazione. L’uomo avrebbe infatti segnalato ai medici il possibile infarto in corso.  A Pietro Colletta, moglie e tre figli, era stato assegnato un codice "giallo" e fatto accomodare in sala d'attesa, dove si è accasciato al suolo. Secondo l'Asp, quando Colletta si è presentato al pronto soccorso c'erano già altre tre pazienti in attesa, con gli stessi sintomi, dei quali due cardiopatici gravi. Aggiunge l'Asp che quando Colletta si è aggravato gli è stato praticato, invano, per 30 minuti il massaggio cardiaco. 

Si tratta dell’ennesimo (sospetto) caso di malasanità in Sicilia. Proprio nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, sempre al “Sant’Antonio Abate” di Trapani, a perdere la vita era stato un bimbo di 23 mesi, Daniel, arrivato in ospedale con la febbre a 40. Il piccolo è poi morto poche ore dopo. La Procura di Trapani ha aperto un’inchiesta sulla vicenda.

Proprio sulla gestione della sanità in Sicilia si consuma in queste ore uno scontro durissimo tra il Presidente della Regione Rosario Crocetta e il Ministro della Salute Lorenzin. Non è vero, afferma Crocetta che la Regione Siciliana non rispetterebbe i livelli essenziali di assistenza (“chi lo afferma o non è informato o mente sapendo di mentire. La Regione ha superato la valutazione sui livelli essenziali di assistenza e tale valutazione positiva è stata fatta proprio dal Ministero della Salute”). “ L'assessore Lucia Borsellino – afferma – mette tutta se stessa per garantire il diritto alla salute ed eliminare gli interessi e il malaffare che per troppi anni si sono insediati all’interno della sanità siciliana. Abbiamo cominciato a colpire gli interessi illegali e a dare un’organizzazione razionale alle strutture sanitarie”.