Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/02/2015 16:50:00

Poste, degrado e guasti a Trapani. Chiusura a Castellammare

 Intonaci pericolanti, un ascensore guasto da due anni, cancelli chiusi con catenacci che limitano le vie di fuga di lavoratori e utenti in caso di pericolo. Tutto questo avviene negli uffici delle Poste Italiane di Palazzo Platamone a Trapani. Il segretario generale della Uil Poste di Trapani Giuseppe Rallo lo ha denunciato all’Azienda sanitaria provinciale, Ufficio “Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Trapani.
“Nello scorso mese di maggio – spiega Rallo – ho segnalato all’Azienda le carenze strutturali e in materia di sicurezza sul lavoro di tale ufficio postale. Purtroppo tale segnalazione è caduta nel vuoto, non tanto per la mancata risposta da parte degli interessati alla Federazione che rappresento, quanto in concreto per le mancate risposte verso i lavoratori impiegati presso il centro di via Platamone, concernenti soprattutto la chiusura di due cancelli con catena e catenaccio che mettono a rischio da un lato gli autisti dei furgoni aziendali limitandogli le manovre, dall’altro i lavoratori e gli utenti riducendo le eventuali vie di fuga”.
Ma i disagi non finiscono qui.
“Ho più volte segnalato verbalmente a Poste Italiane – aggiunge il segretario Uil Poste – le problematiche relative all’utilizzo dell’unico ascensore rimasto in funzione dopo che l’altro è guasto da due anni e il degrado di parti di intonaci con relativi crolli, nonché la progressiva aggressione della ruggine alle parti metalliche di cancelli, ringhiere e grondaie”.
Il sindacalista segnala, infine, all’Asp un ulteriore grave episodio: “A causa di un guasto del centralino telefonico avvenuto ormai sei mesi fa, l’operatore non vedente assegnato a questo compito è costretto a stare all’interno dell’ufficio con l’umiliazione di non poter svolgere il proprio lavoro”.

CASTELLAMMARE. I tagli operati da Poste Italiane colpiscono una zona periferica del nostro territorio alla quale viene a mancare un servizio importantissimo».Questo il grido di allarme lanciato dal sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola, a proposito dell’annunciata chiusura dell’ufficio postale nella frazione di Balata di Baida. «Con il presidente della circoscrizione di Balata di Baida, Vito Cortese, ho incontrato il direttore provinciale di Poste italiane, Riccardo Amico. Si è trattato di un incontro cordiale ma ho espresso – riferisce il sindaco – il nostro disappunto. Capisco i parametri di economicità che l’azienda deve seguire ma ho espresso la mia preoccupazione per una decisione che penalizza la nostra frazione e che farò presente alla Direzione nazionale». Il sindaco sottolinea come il piano di riorganizzazione di Poste Italiane preveda la chiusura di un ufficio ritenuto anti-economico non considerando, invece, il servizio essenziale offerto ad una comunità come quella di Balata di Baida che dista circa 12 chilometri da Castellammare del Golfo e in cui vivono molti anziani.
Coppola suggerisce, per alleviare il disagio della chiusura dell’ufficio, di dotare almeno i postini in servizio a Balata, così come avviene in altre zone del territorio nazionale, di palmare e Pos così da fornire, oltre alla consegna della corrispondenza, servizi a domicilio come la spedizione di raccomandate ed il pagamento dei bollettini rilasciando ai cittadini la ricevuta dell’avvenuta operazione.