Sono state presentate al Comune di Trapani le "osservazioni" avverso il progetto di scissione di Misiliscemi da Trapani. "Richieste legittime, ma ci sono altre soluzioni", sostiene Natale Salvo, presidente di “A Misura d’Uomo”
Nel documento si “mette in guardia” l’Amministrazione per il fatto che «il distacco delle Frazioni Sud comporterebbe consistenti perdite per il Comune di Trapani».
Infatti, rileva l’Associazione, «Verrebbe meno una enorme fetta delle Entrate di Bilancio. Tale perdita colpirebbe al cuore le già disastrate fonti di approvvigionamento finanziario del Comune di Trapani che sarebbe ben presto costretto a tagliare indiscriminatamente i servizi nelle Frazioni residue, nei Quartieri e nello stesso centro Storico».
Natale Salvo e Peppe Marascia, dell’associazione “A Misura d’Uomo”, che ha voluto mettere per iscritto il proprio NO alla secessione delle frazioni sud, riconoscendo lo stato di abbandono cui versano, propongono, come possibile soluzione, «lo Strumento di Partecipazione democratica alla vita amministrativa del Comune, denominato “Consiglio di Circoscrizione”».
Si tratta di uno Strumento «previsto nello Statuto Comunale di Trapani, agli articoli da 58 a 62», cui, certo, in passato, «le Amministrazioni Comunali ed i Consigli Comunali non hanno mai dato attuazione».
«La richiesta dell’associazione “Misiliscemi”, e dei quasi tremila cittadini che l’hanno sottoscritta, può – sostengono, in conclusione, i soci di “A Misura d’Uomo – rappresentare il giusto stimolo per l’attuazione dello Statuto».