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04/03/2015 09:00:00

Marsala, ecco il nuovo "Piano Anticorruzione" del Comune

 Aggiornato il “Piano Anticorruzione”, già approvato nel 2013 (prima stesura) e poi definitivamente l'anno successivo. L'aggiornamento è stato deliberato con provvedimento del commissario straordinario Giovanni Bologna che, a Marsala, svolge le funzioni della Giunta Municipale. L'atto predisposto dalla Segreteria generale diretta dal dr. Bernardo Triolo - responsabile comunale della prevenzione della corruzione – discende da un obbligo di legge che stabilisce di aggiornare annualmente il Piano, sulla scorta dei monitoraggi effettuati e delle indicazioni emerse dal confronto con cittadini, organizzazioni sociali e portatori di interesse operanti sul territorio comunale (a tal fine, un apposito Avviso era stato pubblicato lo scorso gennaio). Tra le novità introdotte, l'attivazione della procedura (whistleblowing) per la raccolta di illeciti segnalati da dipendenti comunali; l'adozione di misure di vigilanza in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi; l'individuazione di ulteriori processi a rischio corruzione come, ad esempio, la concessione in uso temporaneo di strutture comunali dell'area Centri Culturali con applicazione di tariffe (corrispettivo per fruizione di servizi a domanda individuale). Va evidenziato che il Piano Anticorruzione comprende anche il Piano Triennale per la Trasparenza che dà facoltà ai Comuni di rendere noti sui propri siti istituzionali “dati ulteriori”, cioè informazioni e documenti per i quali non sussiste un espresso obbligo di pubblicazione. Anche su questo fronte, l'atto deliberativo approvato dal Commissario straordinario si ispira alla massima trasparenza, inserendo nel relativo Piano sia le informazioni sul numero delle sedute di Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari (con i relativi compensi); sia la pubblicazione dei dati riguardanti gli incarichi delle “posizioni organizzative”, al pari di quelli previsti per i dirigenti (inclusi i dati su compensi e incompatibilità). Tenuto conto che le attività comunali a rischio corruzione interessano gran parte dei procedimenti amministrativi (concessione di contributi, affidamento appalti, concorsi pubblici, pianificazione urbanistica, svolgimento di attività produttive, ecc.), opportunamente il responsabile della prevenzione della corruzione ha svolto - e sta programmando – utili percorsi formativi per i dipendenti destinati ad operare in aree a rischio.