12,50 - Ecco l'ultima novità della politica locale: le conferenze stampa che in realtà sono a metà tra un comizietto per pensionati e supporter e un gruppo di auto aiuto sulle cervellotiche manovre elettorali. E' stata questa la conferenza stampa del Pd convocata, sulla carta, per chiarire i contorni della coalizione di sostegno ad Alberto Di Girolamo, ma che in realtà ha lascito più dubbi che prima. Si è cominciato con un'ora di ritardo, nella sede del Pd. Si aspettava il segretario regionale, Fausto Raciti, che è venuto, casualmente insieme a Massimo Grillo. E' stato proprio l'ex deputato del Pdl a rovinare un po' la festa di Di Girolamo. Che era convinto di poter presentare la coalizione, e che invece si è sentito porre delle condizioni da Grillo, a nome del suo "Futuro per Marsala" e dell'Udc per avere l'appoggio alle elezioni. "Non si fanno accordi con liste civiche nate da un momento all'altro" ha detto Grillo, come prima cosa. "Non si fanno trattative con i singoli consiglieri comunali" ha aggiunto, riferendosi agli acquisti "in centro" fatti da Di Girolamo negli ultimi giorni. Infine, Grillo ha posto la questione morale, e la questione Articolo 4. Tutti hanno applaudito, ma nessuno gli ha veramente risposto. Segno che in realtà in quella coalizione è tutto in alto mare. "Mi dicono che si faranno sette o addirittura otto liste per Di Girolamo - ha poi aggiunto Grillo a parte - ma a me sembrano un po' troppe: non sarebbe meglio definire i termini della coalizione?". Si finisce con mille dubbi e nessuna risposta, anche perchè in queste conferenze stampa non è previsto che i giornalisti facciano domande...
07,00 - Grillo, sempre Grillo, fortissimamente Grillo. Massimo, naturalmente, il nostro. A tutti i costi? Forse. E' la nuova telenovela di questi giorni convulsi di pre campagna elettorale a Marsala. C'è un candidato, quello del Pd, Alberto Di Girolamo, c'è un partito apparentemente unito e una coalizione che sulla carta potrebbe avere anche sette liste. Anche se un bel pezzo di partito, e qualche lista della coalizione di centro-centrosinistra messa su da Di Girolamo in realtà giocano su un altro tavolo quello del notaio Salvatore Lombardo. Il quale ha messo su tutta una coalizione improvvisata per cercare di costruire un'alternativa a Di Girolamo. Doveva essere il nome buono, gran catalizzatore, Stefano Pellegrino. L'avvocato non se l'è sentita, e il notaio rimane con il cerino in mano. Le soluzioni, ora, per non finire a "malafiura", si contano sulle dita di una mano. E sono: candidarsi lui stesso, ma Lombardo lo ha escluso; candidare Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, ma in questo caso nella coalizione resterebbero solo Articolo 4 e Progettiamo Marsala, oppure candidare il nome che unisce tutti ma che nessuno vuole davvero: Massimo Grillo, l'ex avversario di Lombardo (ed è quanto dire). Con Grillo candidato Sindaco l'Udc e Futuro per Marsala abbandonerebbero Di Girolamo, e si partirebbe nella sfida da tre - quattro liste a testa. Il fatto è però che Grillo è promesso sposo al Pd, e ha giurato di fare il bravo, tanto che Pino Milazzo di Futuro per Marsala e Giovanni Sinacori, dell'Udc, sono andati a Palermo da Fausto Raciti, segretario regionale del Pd, per chiudere l'accordo. E allora? Allora se davvero Lombardo si convince a candidare Grillo (che incontra anche la resistenza del gruppo dei famosi "under 40" capeggiati dall'ex consigliere comunale Lillo Gesone) una scusa si trova sempre per fare saltare il tavolo e capovolgere tutto. D'altronde, non è stata l'Udc a votare alle primarie per Alberto Di Girolamo? E dunque se non lo dicono loro che le primarie erano "zuccherate" come il vino di una volta, chi lo dovrebbe dire? "Addrina che canta fici l'ovu" direbbero in qualche contrada marsalese.
Tra l'altro c'è tempo, si vota il 31 Maggio, le liste si chiudono a fine Aprile. Certo, chi lo avrebbe mai detto: potremmo ritrovarci Massimo Grillo e Salvatore Lombardo a comiziare insieme sul palco. Ma dopo il ritorno di Albano e Romina, ormai, non ci fa meraviglia più niente. Neanche alcune idee last minute partorite sempre nello studio di Salvatore Lombardo, sempre in nome di una grossa coalizione con il Grillo di cui sopra: la prima idea è quella di andare a candidare niente di meno che Rino Ferrari, presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Trapani ("ma io preferisco fare bene una cosa" dice lui), la seconda è buttare nella mischia Antonella Coppola, dirigente del Liceo Classico di Marsala, ma è un nome che suscita pochissimi entusiami.
Qualcosa di più si saprà oggi alle 11, quando, finalmente, il Pd svelerà alla stampa com'è composta la sua coalizione. Ci saranno tutti, dal segretario regionale Raciti fino ad Antonella Milazzo. Ci sarà pure Nicola Fici, il capogruppo del Pd che con il segretario - candidato Di Girolamo ha avuto in questi ultimi giorni più di una incomprensione. Chissà chi ci sarà dei "centrini"...
Tornando agli under 40, a loro si rivolge il candidato Sindaco del Movimento Cinque Stelle, Antonio Angileri: "Vediamoci e parliamo", dice, lui che è "under 40" (e anche nuovo, davvero, rispetto ad alcuni "under 40" noti e stranoti in città). Piccola curiosità: fonti interne ai Cinque Stelle raccontano di possibili candidati che hanno bussato alla loro porta chiedendo un'investitura, tutti rispediti al mittente: l'avvocato Diego Maggio (per il quale il Pli raccoglie le firme), il musico Patrizio Sala, e l'ex assessore "fratello d'Italia", Salvatore Rubbino.
Nella corsa alla sindacatura, infine, fa capolino il nome di Vito Armato, scelto da "Noi con Salvini". "Saremo un uragano" ha promesso Armato in conferenza stampa. "Arriveremo primi nel centrodestra" annuncia il coordinatore provinciale Felice D'Angelo. Dichiarazione solo all'apparenza roboante, perchè il centrodestra a Marsala non c'è più, e, dal momento che Forza Italia non sembra in grado neanche di presentare una lista, la forza più di centrodestra sembra essere ... il Pd. Dati gli ultimi acquisti di Alberto Di Girolamo, non è poi neanche tanto una battuta. Maggiori chiarimenti, si spera, sempre in giornata.