Tic tac tic tac. Corre il tempo, corre. Scadono oggi le quarantotto ore di tempo che Massimo Grillo ha dato ad Alberto Di Girolamo per "farsi aiutare", giusto per usare parole di Grillo. La conferenza di lunedì mattina ha infatti avuto un colpo di coda: Grillo ha preso a solo Di Girolamo, e gli ha dato un ultimatum. E il senso di questo ultimatum è il seguente: vuoi tu, Alberto, presentarti alle elezioni con Udc e compagnia briscola? Bene. Ma non puoi anche caricarti tutte le liste civiche che ti passano sotto il naso, devi dimostrare di essere leader. Liste civiche, ad esempio, è un plurale che non va bene: la lista civica deve essere una e una sola, senza sigle e siglette che nascono da un giorno all'altro per la fuga in avanti di consiglieri comunali con pacchetti di voti. Inoltre sarebbe anche il caso di mettere ordine nel Pd e dare un segnale di attenzione ai moderati (Sinacori vicesindaco? può essere...). Se no...se no, sono dolori. Nel senso che il centro abbandona Di Girolamo e Grillo è disposto a fare il sacrificio supremo: candidarsi lui, per dare una prospettiva politica a Marsala. Il fatto è che, però, Di Girolamo sembra non volerci sentire: si fa come dico io, dice ai suoi. Ripete, il segretario del Pd, sempre un ritornello: sono stato legittimato dalle primarie, mi hanno votato migliaia di persone, sono il segretario del Pd, la mia candidatura è sostenuta dai vertici del partito, decido io chi sta dentro e chi sta fuori, non devo accettare consigli da nessuno. Così è dura, bisogna ammetterllo. Come finisce? Lo sapremo solo al termine delle tante riunioni di queste ore, le telefonate, le chiamate con permesso. Certo è che, votando il 31 Maggio, non si può fare questa vita ancora a lungo. Meno male che ci sono gli ultimatum.
Lo aspetta, l'ultimatum, anche Salvatore Lombardo. Perchè, se Grillo rompe con Di Girolamo, allora ha tanta carne al fuoco. Se invece Di Girolamo accetta i miti consigli di Grillo, Lombardo sarà ancora più isolato, in compagnia dei soli Paolo Ruggieri (Progettiamo Marsala) ed Enzo Sturiano (Articolo 4), più il gruppo di Antonio Parrinello. Non esattamente un esercito. Il notaio di candidarsi non ne vuole sapere, potrebbe sostenere la candidatura di Sturiano con Nicola Ingianni a fare da vicesindaco. Ma senza Grillo il gioco non vale lac candela. Grillo è decisivo, e lo sa. L'angioletto dice che l'ex deputato è tornato in campo, in queste ore, per amore di Marsala - e ci mancherebbe - e per aiutare Di Girolamo a fare ordine. Il diavoletto mette zizzania, e dice: ma non è che alla fine quello di Grillo è solo un pretesto, e che agisce proprio su mandato di Salvatore Lombardo per fare saltare il tavolo a Di Girolamo? Per la risposta, dobbiamo aspettare l'ultimatum. Nel frattempo, giusto per capire, Salvatore Lombardo, sindaco emerito della città, farebbe bene ad impiegare il tempo per rispondere alle domande dei cronisti. La principale: ma chi glielo fa fare? Perchè questo improvviso ritorno di fiamma per Marsala dopo tanti anni di silenzio? Neanche Massimo Grillo, che con Lombardo si è visto, ha saputo dirlo: chiedetelo a lui, è la risposta. E così dicono tutti quelli che partecipano alle riunioni notarili: chiedetelo a lui. Ognuno fa le sue interpretazioni, noi, qui, in questi giorni, le abbiamo riportate un po' tutte. Ma sarebbe ora, giusto per capire, che il diretto interessato lo dicesse. Sempre per amore della città.
Infine un' ulteriore precisazione dell'avvocato Diego Maggio: "Ai grillini di Marsala non ho mai bussato alla porta: sono stati loro a chiamarmi un paio di volte, la scorsa estate. Ho dato consigli informazioni su vino e aeroporto. Poi mi hanno chiesto di arruolarmi, ma ho io declinato l'invito. Quanto al PLI, ho solo gratitudine per la stima dichiaratami. Non altro". Anche Antonio Angileri, candidato Sindaco del Movimento Cinque Stelle, precisa: "Diego Maggio non si è mai proposto come candidato, nè noi gli abbimao fatto proposte in tal senso".