La Procura potrebbe chiedere, a breve, il rinvio a giudizio di Vincenza Renda, 49 anni, titolare di una comunità alloggio per anziani di Vita (‘’La Casa di Enza’’) che nel dicembre 2013 fu chiusa a seguito delle “violazioni di norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e carenze di natura igienica e in fatto di alimenti” riscontrate, nel corso di una ispezione, dai militari della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala e da funzionari dell’Asp. Allora, a disporre la chiusura della struttura assistenziale, su input della Procura, fu il vice sindaco Baldassare Accardi. A Vincenza Renda, adesso, è stato notificato l’avviso conclusione indagini preliminari (atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio) con le ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione infermieristica, lesioni aggravate, somministrazione di farmaci scaduti, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, detenzione e distribuzione di alimenti “in cattivo stato di conservazione” (olio, aceto, salsa di pomodoro). Una decina le “parti lese” individuate dagli investigatori. A coordinare l’indagine delle Fiamme Gialle della Procura sono stati il procuratore Alberto Di Pisa e il sostituto Antonella Trainito. Al momento dell’ispezione, nella struttura (un immobile a tre elevazioni al civico 107 di via Valle del Belice) c’erano cinque ospiti. A difendere l’indagata sono gli avvocati Pasquale Perricone e Paolo Paladino.