14,00 - Pare che in realtà non ci sarà nessun incontro stasera tra il Pd e il centro. La rottura si è già consumata. "Non sento Grillo da lunedì" dice il segretario e candidato del Pd, Alberto Di Girolamo, che conferma di non aver intenzione di assecondare le richieste fatte dall'Udc e dalle altre sigle. La rottura, pare ormai inevitabile, con Massimo Grillo che potrebbe candidarsi con le liste di centro più Lombardo, contro Di Girolamo, sostenuto dal Pd e altri. Arrivano notizie, intanto, che sottotraccia sta lavorando anche la coalizione di centrodestra, con Forza Italia che si presenterebbe insieme alla lista di Eleonora Lo Curto e una lista civica di area. Il candidato Sindaco, al momento, è sempre Enzo Domingo.
11,00 - Si terrà stasera l'incontro della coalizione di centrosinistra per sciogliere i nodi posti dai centristi. Tutto lascia presagire, in base alle dichiarazioni delle ultime ore riportate da TP24.IT, che difficilmente Alberto Di Girolamo accetterà le richieste poste da Massimo Grillo e gli altri alleati, e, quindi, probabilmente, l'alleanza si scioglierà, con Di Girolamo che avrebbe dalla sua il Psi, il Pd e una lista civica, più una o due liste di centro, mentre Massimo Grillo sarebbe il candidato del centro sostenuto da Udc, Futuro per Marsala e, probabilmente, da Progettiamo Marsala e altre formazioni messe su da Salvatore Lombardo. Incerto il destino di Enzo Sturiano e Articolo 4.
07,00 - Ieri a Marsala è andato in scena il "Pd pride", la giornata dell'orgoglio Pd, roba da far venire gli occhioni lucidi. Hanno incassato, i democratici, il colpo di Massimo Grillo, che gli ha fatto la lezione di politica a casa, davanti al segretario regionale Fausto Raciti, e ha posto condizioni e un ultimatum per appoggiare Alberto Di Girolamo, il sindaco candidato che si dà vincente "a prima botta", giusto per non essere modesti. Tutto il malumore di Grillo nasce da questo ragionamento, è giusto dirlo (perchè è bella la politica, ma ad un certo punto bisogna quagliare, ragazzi): se Di Girolamo fa l'accordo con mezzo consiglio comunale e comincia a fare liste e listarelle di voci (e silenzi...) per Marsala, se addirittura Enzo Sturiano torna a più miti consigli e appoggia Di Girolamo con tutto Articolo 4, se insomma si fa tutto questo baillame, il peso specifico del centro viene a calare di colpo, perchè una cosa è essere testa di cicere, un'altra è essere coda di balena (anche se bianca, con tutti sti democristiani in giro....). Quindi i centristi chiedono a Di Girolamo e al Pd di affondare un paio di liste civiche, di mettere tutti i consiglieri acquistati nella capiente borsa della lista civica del candidato Sindaco (che, così, più che ad una lista civica assomiglierà ad una specie di ripostiglio di vecchie e nuove scope), e, soprattutto, di imbarcare nel Pd tutto Articolo 4. In questo modo è più facile per Udc e compagnia grillina fare le loro due liste e farsi notare un po' di più, con la speranza di eleggere qualcosa di più del paio di consiglieri che ci sono per ora. Il sugo della storia è tutto qui. Richieste legittime, per carità quelle di Grillo, ma dal Pd fanno la voce grossa. Comincia Antonella Milazzo: "Non accettiamo lezioni da Grillo". Continua Baldo Gucciardi: "Articolo 4 è sciolto, il movimento non esiste più ma è dentro il Pd". Il carico da undici, però, glielo mette il candidato - segretario, Alberto Di Girolamo: "Se non ho risposto a tono e ho fatto finta di nulla è stato per non dare spettacolo durante la conferenza stampa. L'intento è di far credere accordi che non esistono, paventare un'immagine che non corrisponde a verità, screditare chi non è screditabile, farci perdere tempo per non parlare delle cose concrete della nostra città e soprattutto dividerci....forse tutto è stato creato a tavolino e ben pianificato. Non permettiamo che raggiungano il loro obiettivo e andiamo oltre ciò che vogliono far credere alla società civile. Continuiamo a parlare di ciò che interessa tutti davvero: il bene della città!". Ecco qui, come si insinua il dubbio. Lo dice lo stesso segretario: tutto è stato pianificato, forse. E cioè Grillo fa richieste prestuose ed è stato mandato lì da Salvatore Lombardo con l'intento di fare saltare il tavolo. Altro che buona fede. Ma fin qui ci arriviamo tutti, bisogna essere invece perfidi per pensare un'altra cosa: i mandanti di Massimo Grillo, quelli che gli hanno detto di fare saltare il tavolo del Pd, non stanno nello studio del notaio Lombardo, ma stanno accanto a Di Girolamo. Magari sono forse i suoi primi sostenitori. All'apparenza. In realtà lo hanno votato alle primarie - magari anche troppo e i conti gli sono sfuggiti di mano - convinti di poter fare quello che volevano, liberandosi di lui in qualsiasi momento. E' cattiva, come cosa, ma è politica (e abbiamo visto cose ben peggiori, in verità). Quindi, si, facciamo saltare pure il tavolo del Pd con Grillo, così poi resettiamo tutto. E il candidato sindaco potrebbe essere proprio Massimo Grillo. D'altronde la politica è questo: perdere tempo, per prendere tempo. Ardita, come ipotesi? C'è un esempio non tanto lontano, anzi vicinissimo, che riguarda il Pd, a Mazara del Vallo, l'anno scorso. Anche lì la storia racconta di un altro medico, un'altra gran persona per bene, Pino Bianco, mandato a sbattere, perchè ad alcuni, nel Pd, conveniva perdere... Ah, la cattiveria.