Continua il braccio di ferro tra i sindacati e Crocetta sulle norme che l’assessore all’Economia, Baccei, sta preparando in Finanziaria e che comportano drastici tagli per i dipendenti regionali. Il 20 Marzo ci sarà lo sciopero. In mezzo la lite tra Crocetta e Baccei, con il primo che vorrebbe aprire al dialogo ed il secondo che è per andare avanti senza se e senza ma.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha incontrato ieri le organizzazioni sindacali per discutere di tagli alla spesa per il personale. Crocetta ha ribadito “la necessita’ di provvedere ad un processo di equiparazione legislativo tra dipendenti regionali e statali”.
Ieri alle 15 si è tenuto un primo tavolo tecnico di confronto, alla presenza di tutti i sindacati, degli assessori all’Economia, Funzione pubblica e Lavoro. Si è discusso tra l’altro della “necessita’ di inserire nella finanziaria tutte quelle norme che non sono oggetto di contrattazione specifica”; di “aprire immediatamente il tavolo di contrattazione Aran-Sindacati, per verificare se prima dell’approvazione della finanziaria da parte dell’Ars, si possa addivenire ad un’intesa contrattuale”. Al centro dell’incontro anche la “individuazione di strumenti di riorganizzazione, in conseguenza anche degli esodi causati dai pensionamenti”.
“Se da un lato è vero che Crocetta continua a dichiarare – dicono i sindacati, attraverso un comunicato – disponibilità a discutere su tutti i temi posti dal sindacato, dall’altro è altrettanto vero che gli atti fin qui posti in essere con le bozze legislative dimostrano il contrario. Il Presidente della Regione, che non ha formalmente chiesto alle OO.SS. di revocare lo sciopero, ha tuttavia invitato le stesse ad intervenire ad un tavolo di confrontoo con la delegazione di parte pubblica al completo (compreso, quindi, Baccei) per affrontare i nodi al centro della vertenza. Fp Cgil ha preso atto dell’apertura del Presidente della Regione, ma ritiene non vi siano ancora i presupposti per considerare chiusa la mobilitazione messa in atto”.
I sindacati si oppongono all’inserimento del disegno di legge di stabilità di alcune norme che avviano il processo di equiparazione tra i dipendenti regionali e quelli statali. Il rispetto delle forze sindacali e del disagio che rappresentano, è stato invocato dal segretario regionale del Pdr, Michele Cimino: «Occorre uscire da questa situazione di stallo, che penalizza l’economia e l’impresa, oltre che i lavoratori. La finanziaria e il bilancio della Regione sono strumento delicatissimi e non si costruiscono a colpi d’ascia. L’assessore Baccei dimostri sensibilità e capacità di ascolto. Con i diktat non si governa, ma si alimentano focolai di protesta… Mi rifiuto comunque di pensare che il peggior assessore al Bilancio siciliano sia inferiore ad uno mandatoci da Roma».