Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/03/2015 09:30:00

Apertura domenicale dei musei. Milazzo (Pd): "Marsala esempio da seguire"

 “È necessario trovare adeguate soluzioni che garantiscano la fruizione domenicale dei siti archeologici, ricchezza della nostra Isola, punto di forza su cui fare leva per lo sviluppo del turismo”. Lo dice la parlamentare regionale PD Antonella Milazzo illustrando quanto discusso durante la seduta della Commissione Cultura all’Ars.

“Nel corso della seduta odierna la problematica dell’apertura domenicale dei siti archeologici è stata affrontata alla presenza dell'Assessore per i beni culturali e l'identità siciliana Antonio Purpura e del direttore generale Gaetano Pennino - spiega Antonella Milazzo. Sono state evidenziate le difficoltà di mantenere l'apertura festiva di tutti i siti archeologici e museali nei giorni festivi, alla luce dei limiti imposti dal contratto collettivo di lavoro, e la necessità di trovare adeguate soluzioni, quali la vigilanza elettronica dei siti, che liberi personale da destinare alle aperture.
Un esempio da seguire – propone la parlamentare PD – è sicuramente la linea adottata dalla direzione del museo archeologico regionale "Lilibeo" di Marsala, che, senza impiego di personale aggiuntivo, e quindi senza costi aggiuntivi, apre al pubblico anche nei giorni festivi i suoi fiori all'occhiello, cioè la ‘sala della Nave Punica’ e la ‘sala delle Anfore’, dimezzando per altro il prezzo del biglietto. L'Assessore e la Commissione hanno apprezzato l'iniziativa ritenendola un valido esempio di ottimizzazione delle risorse per la migliore fruizione dei siti archeologici e museali”.