La sinistra siciliana si raduna nella kermesse di «SottoSopra» modello simile alla Leopolda.
All'iniziativa guardano con interesse i «civatiani» del Pd che attendono al varco l'intervento del loro leader previsto per oggi. Nota congiunta di Piero David, coordinatore regionale area Civati, e di Antonella Monastra, portavoce area Civati Sicilia: «Il progetto politico alternativo al Pd che Civati, Sel ed altri soggetti della sinistra politica vogliono costruire in Sicilia avrà avvio con l'iniziativa Sottosopra Sicilia. In questa occasione Civati ha l'opportunità di uscire dall'ambiguità che da un po' di tempo caratterizza il suo rapporto col Pd. Sarà il momento dell'addio? Noi civatiani della prima ora, robusti sostenitori della sua candidatura alla segreteria nazionale ed eletti negli organismi del partito a livello nazionale e regionale, andremo ad ascoltarlo per comprendere e fare di seguito nostre valutazioni politiche, dal momento che nell'ultimo anno non ci è stata data la possibilità di confrontarci collettivamente in modo chiaro e diretto, qui in Sicilia, con quello che abbiamo considerato nostro leader». Ed aggiungono:
«Riteniamo certamente utile animare il dibattito anche a sinistra del Pd, elaborando idee e contribuendo a progetti di cambiamento. Per ciò che ci riguarda non indulgeremo ancora nell'attendere Civati, perché abbiamo sempre lavorato - e continueremo a farlo - con i soggetti che, anche al di fuori dei partiti, praticano ogni giorno sui propri territori valori ed obiettivi della sinistra politica affinché le istanze delle fasce più deboli e di quelle più dinamiche della società siciliana possano essere determinanti nello stabilire le priorità dell'agenda politica e possano avere importanti punti di riferimento anche e soprattutto dentro il Pd, unico partito di massa del centro sinistra oggi. Pertanto, rimanendo interessati al dibattito ed alla pratica politica a sinistra sia nei valori, sia nelle linee programmatiche, continueremo la nostra azione di un progetto di sviluppo per la Sicilia».
Inattesa quanto significativa la partecipazione del vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero: «Spero che questa possa essere un'occasione per riflettere seriamente in questo momento su cose che ci riguardano perché la Sicilia ha bisogno di riappropriarsi di un ruolo culturale, politico e religioso nel Mediterraneo».