Binirica. Anche il fine settimana ha portato la sua buona dose di comunicati stampa di esponenti del Pd sulla situazione politica a Marsala. Aveva aperto il fuoco il signor Christian Emmola, nientepopòdimenoche "presidente dell'assemblea provinciale del Pd". Amico di Massimo Grillo, aveva chiesto al candidato segretario del Pd di Marsala Alberto Di Girolamo di evitare la rottura con il centro. A Emmola aveva risposto il segretario provinciale Marco Campagna. A Campagna addirittura l'ex deputato regionale Camillo Oddo da quel di Valderice. Nel fine settimana sono infine successe cose. Prima ha cominciato Massimo Grillo, in un comunicato dove dice, in soldoni, "dato che sono un problema, mi faccio da parte, e non vi preoccupate, non mi candido contro Di Girolamo, anche perchè a Maggio ho altro da fare, ho già preso impegni". Sembra un po' la canzone di Elio e le Storie Tese sulla festa delle medie, dove il ragazzino non invitato, risponde: "Non importa sai / ci avevo judo / ma se serve vi porti i dischi...". Anche perchè ambienti vicini al "Celeste" marsalese fanno sapere che in realtà mica lui voleva dire che non si candida o che si fa da parte... E allora? E allora la politica, a Marsala, è una specie di moto contrario alla logica. Perchè succede appunto che nel fine settimana il moto d'azione verso Grillo aumenta. Altro che non invitato: il notaio Salvatore Lombardo, i ribelli del Pd e tutti gli altri, pare che su Grillo abbiano proprio fatto convergere i più riottosi, e, insomma, all'alba di questo lunedì Massimo Grillo pare più candidato che mai. Dovrà rimandare i suoi impegni in agenda. Cosa ha cambiato le carte in tavola? Sono riusciti a convincere Enzo Sturiano, il presidente del consiglio comunale. Il quale da uomo di Articolo 4 dovrebbe appoggiare il Pd, e dunque di Di Girolamo, ma in realtà è candidato sindaco da tempo, anche perchè Di Girolamo ha mostrato sempre segni di non gradimento nei suoi confronti. Solo che Sturiano non voleva appoggiare Grillo. Alla fine sono riusciti a convincerlo. Pare che, più che dalla bontà politica del progetto, Enzino sia stato convinto dalla prospettiva di dover fare, in caso di candidatura solitaria (con la speranza poi di essere decisivo al ballottaggio e di poter imporre il prezzo) una campagna elettorale in salita e molto costosa. La notizia pertanto è: Sturiano si convinse, e appoggia Grillo. Almeno per oggi. Attorno a Massimo Grillo c'è un'alleanza ampia, con Di Girolamo restano invece il Pd lealista, il Psi, gli ex Ncd di Coppola e co. Veniamo ai comunicati del fine settimana. Questo quella di Pamela Orrù, in bello politichese stretto:
In riferimento alle dichiarazioni riportate sugli organi di stampa in queste ultime ore, non ritengo opportuno, in una fase delicata come questa per l'appuntamento elettorale di Marsala, assistere allo scontro tra le anime interne al Partito Democratico. Credo piuttosto che questo atteggiamento faccia male al PD ma soprattutto al nostro candidato sindaco, Alberto Di Girolamo. Questo è il momento in cui bisogna concentrarsi sulla definizione degli accordi programmatici propedeutici alle alleanze per arrivare ad una coalizione "vera" di appoggio alla candidatura di Alberto Di Girolamo, scelto, tengo a ricordare, con lo strumento democratico delle Primarie. Invito pertanto tutti a mantenere i "nervi saldi" ed a ritrovare innanzitutto le ragioni dell'unità interna. Il Partito Democratico ha il dovere di lavorare per dare un governo nuovo a Marsala in grado di cambiare il volto della città.
Ed ecco la dichiarazione di Fausto Raciti. Anche questa ognuno la può interpretare come vuole. Di Girolamo dice che dà ragione a lui, dalle parti di Luigi Giacalone si parla di "malafiura" di Di Girolamo.
“Non c’è candidato diverso da Di Girolamo, ma non perché l’hanno deciso i dirigenti del Pd ma perché è stato voluto fortemente con le primarie che hanno coinvolto tanta gente e che vanno rispettate. Non ci sono alternative. Definito il profilo della campagna elettorale dobbiamo pensare a costruire una coalizione più ampia possibile assieme alle forze politiche nazionali e regionali che compongono la nostra aggregazione. Il Pd sta crescendo. Articolo 4, ad esempio, che era una forza presente ed autonoma in città scegliendo di aderire al Pd deve essere coinvolta in una prospettiva di arricchimento della proposta politica così come le realtà locali. Se ci sono liste civiche omogenee al progetto di Di Girolamo vanno coinvolte nel modo più utile per non disperdere energie.Sarà cura di tutto il Pd non disperdere l’afflato unitario che deve contraddistinguere la nostra azione. Dobbiamo lavorare tutti assieme per fare la lista del Pd e per costruire il progetto Di Girolamo”.
Ah, la canzone di Elio e le Storie Tese, quella sulla festa delle medie, si chiama "Tapparella"...