Marsala andrà al voto il 31 Maggio prossimo, dopo appena tre anni dalle ultime elezioni, quelle del 2012. Vinse, al termine di una campagna elettorale tesissima, Giulia Adamo, candidata di Pd e Udc (a volte qualcuno pare dimenticarselo), contro l'imprenditore Salvatore Ombra. La vicenda amministrativa di Adamo è finita come è finita, dopo due anni e mezzo Adamo si è dimessa perchè travolta dalla legge Severino e da una condanna per concussione che l'ha privata, al momento, dell'agibilità politica. Ma sono tante le vicende giudiziarie che hanno preso corso dalla campagna elettorale del 2012. Non c'era giornata di campagna elettorale che non finisse con un annuncio di querela, soprattutto di Adamo contro il resto del mondo. "Ho dato mandato ai miei legali..." divenne una specie di ritornello. E a farne le spese furono a volte anche i giornalisti (come ben sanno i lettori di TP24.IT).
Fra le tante querele nate dalla tensione dei mesi che precedettero la campagna elettorale - e la vicenda va raccontata perchè magari potrebbe servire un po' a rasserenare gli animi in questi giorni - una riguarda proprio Salvatore Ombra e Oreste Alagna, ex Forza Italia, ex Udc, ex sostenitore di Giulia Adamo, oggi approdato nei socialisti di Nino Oddo. Alagna è stato, fino al 2012, presidente del consiglio comunale di Marsala. Salvatore Ombra, infatti, querelò Oreste Alagna per alcune sue affermazioni fatte nei giorni precedenti le elezioni e inerenti, tanto per cambiare, le vicende del porto di Marsala, dove la società Myr, del fratello di Ombra, Massimo, ha in corso una procedura per la concessione. Vi ricordate? Volarono in quei giorni parole grosse, allusioni, ammiccamenti. E Ombra rispetto ad una dichiarazione di Alagna decise che si era passato il segno e presentò querela.
Rincuora tutti sapere che oggi, tre anni dopo..., la querela è stata rimessa. I due legali, Paolo Paladino per Ombra e Luigi Cassata per Oreste Alagna, lo scorso 17 Marzo hanno infatti presentato ai carabinieri di Marsala un verbale di remissione di querela, presentata da Ombra, e ovviamente accettata da Alagna, dietro al pagamento delle spese di quest'ultimo. Insomma, Ombra ha perdonato Alagna. Come mai? Grazie ad una lettera di scuse prodotta da Alagna e indirizzata a Ombra, che ha per data sempre il 17 Marzo (festa dell'Unità d'Italia, che coincidenza). Nella lettera Alagna scrive tra l'altro: "Non era mia intenzione denigrarLa e comunque arrecare danno alla Sua immagine. Magari esternata in termini impropri, la mia voleva essere, infatti una considerazione esclusivamente politica, nel clima di forte contrapposizione determinatosi nell'imminenza del voto di ballottaggio per l'elezione del Sindaco". E ancora: "Ribadisco che parte mia non c'è mai stato nulla di personale nei Suoi confronti e che con quelle mie proposizioni non ho mai inteso accusarLa di alcunchè, nè esprimere giudizi sulla Sua moralità e sulla Sua onorabilità, sulle quali non nutro dubbio alcuno e che qui Le riconfermo. Se alcune mie affermazioni hanno involontariamente offeso la Sua persona, approfitto per esprimere il mio rammarico e vivo dispiacere. Non le nascondo che ciò suscita in me particolare disagio in quanto tale modo di agire non rientra nel mio modo di essere, che è scevro dal voler offendere chiunque". Infine un auspicio: "che d'ora innanzi i nostri rapporti proseguano con armonia e reciproco rispetto". Salvatore Ombra preferisce non commentare: "Per me, con quella lettera di scuse, si è chiusa la vicenda". Una considerazione però va fatta, perchè siamo in campagna elettorale, e ci saranno nuove polemiche e nuovi veleni, nuove querele e nuovi perdoni. Ecco, magari conviene che chi si vuole candidare si copi da qualche parte le righe che abbiamo scritto più su. Potrebbero sempre tornare utili, per eventuali scuse... nel 2018.