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28/03/2015 08:30:00

Serie B. Il Trapani verso Brescia. Cosmi contro il suo passato

 Una partita nella quale l’aspetto emotivo conterà tantissimo da parte di entrambe le squadre e per motivazioni diverse. Di fronte domenica sera al “Rigamonti” un Trapani che deve dimostrare di avere superato le difficoltà degli ultimi mesi e di riuscire a fare bene anche fuori casa ed un Brescia che si porta dietro il fardello dei punti di penalizzazione subiti e di una classifica che, anche per questo, rende tutto più difficoltoso. “Ho messo la squadra in guardia subito dopo la partita contro il Bologna – dice mister Serse Cosmi alla vigilia della partenza per la Lombardia -, perché conosco l’ambiente, conosco la qualità del Brescia. Era doveroso farlo, per i pericoli che la mia squadra può affrontare. Essere sul pezzo, come si dice, credo sia fondamentale. Ma bisogna avere anche la consapevolezza di quello che è il nostro valore, di quelle che sono le nostre qualità e di quelle che sono le nostre possibilità. Che esistono e sono concrete. Sono convinto che, giocando come abbiamo giocato contro la Ternana e contro il Bologna, abbiamo possibilità di fare risultato”.
Sarà la prima trasferta per l’allenatore del Trapani, che afferma: “Sono curioso – questo è il termine giusto – di vedere come si comporta la squadra fuori dal nostro stadio. Voglio capire come mai una squadra come la nostra non sia riuscita spesso ad esprimersi al meglio fuori casa, anche perché per caratteristiche mi sembra una squadra che possa giocare meglio in trasferta piuttosto che in casa. Il campionato fino ad ora ha raccontato certe cose e quindi bisogna guardare a quello che è stato. Poi può anche cambiare tutto molto velocemente, non è detto. Però intanto proseguiamo a far sì che casa nostra rimanga casa nostra. Poi ogni tanto vediamo un po’ di “appropriarci” anche dei campi avversari”. Mister Cosmi esprime il suo dispiacere, da ex, “per la situazione del Brescia, per i giocatori, per i tifosi”, ma “a me – dice- ora interessa il Trapani”. E sul Trapani dice: “Non è che con i quattro punti nelle ultime due giornate siamo liberati da quello che è l’obiettivo da raggiungere. Anzi, i risultati di sabato devono farci pensare che sarà particolarmente difficile e se noi pensassimo di venirne fuori in maniera semplice sarebbe un problema. Se invece ci mettiamo dentro tuta quella attenzione e determinazione necessaria dico che sicuramente riusciremo a liberarcene prima della fine”. Leggerezza, da non confondere con superficialità, ma da intendere come serenità e tranquillità nell’ambiente societario, nella squadra, nella città nel suo complesso è quel valore aggiunto che per mister Cosmi può fare la differenza: “Ho apprezzato la gentilezza ed il rispetto con cui sono stato accolto. Ed in considerazione di questa accoglienza devo essere io a dimostrare qualcosa. Oggi nel corso di un’intervista ho detto alcune cose sul Trapani e su Trapani che ritengo fossero sufficienti a fare capire il clima in cui sto lavorando, l’entusiasmo, la leggerezza, non intesa come superficialità. E questo è merito di una città e di una Società. A livello di squadra, nel momento in cui siamo arrivati – aggiunge - abbiamo fissato un obiettivo che è l’ultima di campionato per fare ogni valutazione. E’ chiaro però che la squadra sta crescendo, perché quello che cerco di spiegare viene assimilato non in maniera meccanica ma con la consapevolezza di rifare quello che viene chiesto. Questa è una grande qualità per una squadra e soprattutto per un allenatore si fa un lavoro più leggero. Devo dire che individualmente e come gruppo sono tanto soddisfatto, anche se naturalmente ci sono da migliorare alcuni aspetti. L’atteggiamento, dopo due settimane, è rimasto quello del secondo/terzo giorno. Di solito magari nei primi giorni, come quando arriva il maestro nuovo a scuola, si sta zitti non tanto perché si vuole ascoltare ma perché si ha timore e poi dopo 15 giorni diventa come il maestro di prima. Invece devo dire che la squadra ha mantenuto lo stesso atteggiamento, ascolta, segue. Questo gruppo ha qualcosa di bello anche nella maniera di esprimersi, non solo esteticamente, in campo. Dobbiamo continuare a percorrere parallelamente due strade: avere tanta fame, tanta rabbia, tanta ossessione per raggiungere la meta e contemporaneamente avere quel senso di spensieratezza, di serenità che è fondamentale per esprimersi. Queste due settimane sono state importanti per me, perché mi hanno consentito di prendere più confidenza con l’ambiente ed ora di conoscere un po’ tutto meglio. C’erano giocatori che conoscevo, altri che avevo visto giocare, altri che sono stati una scoperta in termini positivi. Faccio due esempi su tutti: Lo Bue, l’avevo visto giocare, Citro non lo conoscevo. Il primo è un giocatore importante per questa squadra , il secondo è un ragazzo che ha delle qualità interessanti. Il primo rappresenta la continuità, il secondo una scommessa. Prendere un giocatore dai Dilettanti e portarlo in serie B non è facile. Quindi è merito anche della Società che l’ha scovato ed ha portato qui un giocatore che secondo me può essere proposto tranquillamente”.