Partito da Marsala per una vacanza in Cambogia (almeno questa era la motivazione ufficiale del viaggio nel sud-est asiatico), un noto avvocato penalista marsalese, Vincenzo Forti, è stato arrestato in Cambogia con l’accusa di “terrorismo internazionale”. Attività terroristica, secondo l’accusa mossa dalla polizia cambogiana, al fine di sovvertire il regime di quel Paese. Un regime oppressivo che ha come primo ministro Hun Sen, che dal 1974 al ‘79 fu tra Khmer rossi, anche se poi si schierò contro Pol Pot. Il giovane avvocato penalista marsalese - recentemente salito agli onori della cronaca anche per avere abbandonato il Movimento Cinque Stelle per “infiltrazioni antidemocratiche” (questa la motivazione fornita) - era partito il mese scorso per una vacanza, almeno ufficialmente, tra il Vietnam e la Cambogia. Come, del resto, sembrava trattarsi dalle foto pubblicate sul suo profilo facebook. In realtà, però, da quel che sembra, il vero scopo del lungo viaggio sarebbe stato un altro. Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano on line “Cronache d’Italia all’estero”, l’avvocato Vincenzo Forti stava addestrandosi all’uso del potente mitragliatore Kalashnicov con altri ribelli locali. Poi, l’irruzione della polizia cambogiana. Nelle foto - le ultime pose, quasi scherzose, prima dell'arresto - si vede l’avvocato Forti, con volto semicoperto, in atteggiamento inequivoco, mentre imbraccia un “ak47” modello paracadutista di fabbricazione cecoslovacca. Intanto, interessato della vicenda, il Ministero degli Esteri ha fatto sapere che garantirà a Forti l’assistenza legale, anche se le speranze di una immediata liberazione sembrano vane. Noto per il suo carattere estroso ed eccentrico, Vincenzo Forti è conosciuto anche per le sue battaglie a difesa della legalità, con iniziative quali, tra le altre, il ricorso contro l’ex sindaco Giulia Adamo per farle rinunciare al doppio incarico sindaco-deputato regionale. Poco prima di partireil penalista marsalese nella sua ultima apparizione in pubblico aveva fatto una dichiarazione che a molti sembrava strana, ma che oggi assume tutto un altro sapore: “L’Italia è una bomba ad orologeria, può scoppiare da un momento all’altro. Ce ne sono tanti come me che sono stanchi e che pensano che è meglio vivere un giorno solo in piedi che una vita intera in ginocchio”.
(Notizia pubblicata il 1° Aprile come pesce d'Aprile della redazione di www.tp24.it. Si ringrazia Vincenzo Forti per la simpatia e l'amicizia...)