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09/04/2015 06:25:00

Shalom a tutti, Massimo Grillo è in campo: "Saprò fare il Sindaco di Marsala"

 Cominciamo con un quiz. Massimo Grillo ha presentato ieri alla stampa la sua candidatura. Come ha fatto d’altronde Alberto Di Girolamo (Pd), ormai un mese fa. Entrambe le conferenze stampa si sono fatte di mattina, ma in un clima completamente diverso. Nell’adunata del segretario-candidato Di Girolamo la sede era quella del Pd, c’erano tutti i reggenti di ogni ordine e grado (mancava solo Renzi), e i giornalisti non hanno potuto fare domande. Peggio per loro.  Nella conferenza di Massimo Grillo,ieri, la sede era quella dell’Enoteca Comunale, dietro la scrivania c’era solo lui, i giornalisti hanno fatto un sacco di domande. Ma una cosa le due conferenze stampa avevano in comune. Ecco il quiz: cosa? Tic tac tic tac.... Tempo scaduto. La soluzione di solito si mette rovesciata, ma non vogliamo crearvi imbarazzo con il monitor del pc o del tablet. Quindi, ve lo diciamo qui. Cos’hanno in comune Alberto Di Girolamo e Massimo Grillo? Massimo Grillo, ovvio. Che c'era in entrambe le occasioni. Mitico.  Alla conferenza di Di Girolamo ha fatto il guastafeste, presentandosi da alleato ma in realtà spiegando l’abc del galateo delle alleanze ai pdemocratici basiti, e ieri ha chiuso il cerchio, annunciando la sua candidatura a Sindaco, alla guida di una coalizione di moderati e di dissidenti dei vari partiti, da Forza Italia allo stesso Pd. Un percorso, giura Grillo, che è cominciato proprio il giorno di quella famosa conferenza stampa di Alberto Di Girolamo. Prima lui non ci pensava mica a fare il candidato Sindaco, poi, lì, ha capito che a Di Girolamo mancano, per usare un eufemismo, le basi ("privo delle condizioni elementari per fare il Sindaco" dice il candidato).  E insomma, Marsala ha bisogno di un Sindaco vero, e Grillo beve l’amaro calice e si candida.

Massimo Grillo è tornato, dunque, ora è ufficiale. Dopo nove anni dall’ultima volta, quando si candidò alla presidenza della Provincia di Trapani, per il centrosinistra, contro D'Alì, eccolo candidato a Sindaco di Marsala. Sembrava fantapolitica fino a un paio di mesi fa, invece è tutto vero.  Allora, nel 2006, accanto a lui sedeva Alberto Di Girolamo, che Massimo Grillo aveva  indicato come assessore in caso di vittoria.  Ironia della sorte, nove anni dopo Di Girolamo è il suo avversario.
Sornione, teso quanto basta, si tuffa nella conferenza stampa come Federica Pellegrini fa in piscina. Si vede che c’è stile. Ed è inutile che lo nega, nicchia, fa finta di pensare ad altro: è nato per fare politica, Massimo Grillo. Le riunioni, le battute, le domande, gli sguardi: gli mancava tutto. Aveva nostalgia.
L'aria da arciprete, ma negli occhi certi riflessi come da squalo. E' cresciuto a pane, chiesa, e Dc. "Shalom", pace, c’è scritto nell’agenda che tiene stretta in conferenza stampa. Manco a dirlo, in copertina c’è il Papa, perchè Grillo crede nel cattolicesimo democratico, e lo dice subito, poi passa al resto. Che  potete leggere nel resoconto che abbiamo fatto ieri (cliccando qui, c'è tanta roba). L'agenda Shalom con la foto del Papa Francesco magari a Maggio era già piena di impegni. Grillo stesso lo aveva detto: "Non ci potrò essere". Faceva il prezioso, viene da pensare ora. "No, ho rinunciato a un importante contratto a Roma per poter fare la campagna elettorale a Marsala" dice lui. 

Con Grillo ci sono Paolo Ruggieri e Progettiamo Marsala, Enzo Domingo e Oltre i colori. Non c'è Enzo Sturiano. Un gruppo di preghiera in queste ore sta vegliando affinchè lui scelga per bene il di tutti: andare con Grillo o con Di Girolamo? I bookmakers dicono che, al momento, prevale la seconda ipotesi. Ma, attezione, Grillo rivela: "E' stato Enzo Sturiano a chiedere di candidarmi a Sindaco". Nel Pd in molti seguiranno Grillo, ma non tutti. Antonio Vinci fa resistenza, Annamaria Angileri cerca di mettere pace tra le varie anime del partito. Nicola Fici guarda interessato: non si candida, perchè è deluso da Alberto Di Girolamo, ma non se la sente di fare il grande passo e andare con Grillo, benchè la sua famiglia sia in ottimi rapporti con il celeste candidato. Che a tutti parla di coraggio. E se anche ha lo sguardo bonario e l'agenda con scritto Shalom, non vi fidate. Grillo è tornato, più agguerrito che mai. Chissà se il subcomandante Alberto Di Girolamo è ancora convinto di vincere "a prima botta".