Nel periodo antecedente le festività pasquali terminando nella prima settimana del mese di aprile, è stata programmata e posta in essere una intensa attività di controllo del territorio di competenza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala diretto dal Comandante Tenente di Vascello (CP) Raffaele Giardina, mirata alla verifica dei comparti pesca, diporto e demanio marittimo.
I controlli, svolti nell’ambito di una più complessa operazione di polizia marittima e della filiera ittica voluta a livello nazionale da parte del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, hanno coinvolto tutti i citati comparti attraverso il diuturno impiego dei militari appartenenti al Circomare che si sono adoperati per verificare tutta la filiera della pesca (dallo sbarco del pescato alla cessione del prodotto ittico fino alla sua commercializzazione nei centri di stoccaggio e vendita al dettaglio).
Da tale complessa operazione ed a seguito dei numerosi controlli effettuati, sono stati riscontrati alcuni comportamenti illegittimi sotto il profilo amministrativo sia in campo diportistico che della pesca che hanno condotto alla necessità di elevare verbali amministrativi per una complessiva somma di circa 35.000,00 euro ed al sequestro di circa 40 chilogrammi di prodotto ittico perché privo della tracciabilità e, per alcune partite, posto in vendita oltre alla indicata scadenza dello stesso.
In particolare, 6 verbali di circa 3.000,00 euro ciascuno sono stati elevati ad una società di charter nautico per aver utilizzato impropriamente ed illegittimamente una imbarcazione da diporto attraverso la simulazione di contratti in realtà difformi alla legge mentre, con altri 18 verbali, sono state comminate delle sanzioni in danno di operatori commerciali di pescato per assenza di tracciabilità ed etichettatura. Altri verbali, infine, hanno riguardato alcuni marittimi ed armatori di unità da pesca per irregolarità riscontrate nella tenuta dei documenti di bordo.
In ambito demaniale, infine, sono stati elevati verbali amministrativi inerenti la sosta con autovetture in zone vietate ed è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria un concessionario per abusivismo legato alla concessione di cui è titolare.
Tale attività è stata fortemente voluta proprio per tutelare la categoria dei consumatori che hanno diritto di acquistare prodotti salubri e controllati.