Marsala, Museo Archeologico chiuso di domenica. Famà e Milazzo non ci stanno

Ieri è stato il primo giorno di chiusura domenicale del  Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala. Il museo dovrà rimanere totalmente chiuso al pubblico tutte le domeniche, ad eccezione della prima di ogni mese, dato che  la maggior parte dei sindacati, e più precisamente SADIRS – CISL FP – CGIL FP e SIAD, hanno deciso che tre custodi non bastano per aprire al pubblico la sala della Nave punica e la contigua saletta delle anfore. La cosa non è stata presa bene dalla direttrice del Museo Maria Luisa Famà.
"Si preclude al pubblico la possibilità di visitare, pagando il biglietto d’ingresso a metà prezzo, la Nave punica, unica testimonianza al mondo di questo tipo, per la quale il Museo è principalmente noto". 

“Ritengo grave che proprio mentre l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali sta lavorando al potenziamento della fruibilità dei siti museali, a Marsala il Museo “Lilibeo” rischi di rimanere chiuso la domenica, nonostante la Direttrice , Dott.ssa Famà, abbia proposto l’apertura del museo impiegando le 3 unità di personale addetto alla custodia a sito chiuso e ricevendo, su questa iniziativa, l’apprezzamento dello stesso Assessorato e della Commissione Cultura all’ARS”. Lo dice la parlamentare regionale del PD, Antonella Milazzo.

“Il rifiuto di parte delle Rappresentanze Sindacali Aziendali e la loro richiesta di applicazione di una vecchia contrattazione decentrata, secondo la quale per aprire metà museo occorrerebbero 4 unità di personale, ha, di fatto, reso impossibili le aperture domenicali”.

“Mi impegnerò – conclude la parlamentare marsalese – affinchè, attraverso l’attivazione di una tavolo per la risoluzione delle controversie, si arrivi ad un accordo che possa scongiurare la chiusura domenicale del Museo Archeologico di Marsala che arrecherebbe un grave danno di immagine alla Città, con la stagione turistica ormai alle porte. È importante che tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo della nostra terra, politica, istituzioni, sindacati, si sforzino di trovare ogni soluzione possibile per rendere la Sicilia meta turistica accogliente".