Un'altra pugnalata al cuore. Anche Nino Rosolia, suo sostenitore dai tempi delle primarie, ieri ha preso carta e penna per dire ad Alberto Di Girolamo: "Sono con te, ma stai sbagliano". Ma il segretario - subcomandante - candidato Sindaco del Pd pare che non voglia sentire ragione. Non parla con nessuno, se con quelli del suo cerchio ristretto, non ha intenzione di recuperare sui cavalli che sono scappati, è convinto - e magari ha ragione - che l'investitura popolare delle primarie sia genuina e basti da sè a vincere facilmente le elezioni. Andato via il gruppo di Antonio Parrinello e Luigi Giacalone, che appoggiano Massimo Grillo con dei candidati nella lista Sicilia Democratica, all'interno del Pd in tanti stanno cercando di fare da ambasciatori per il coinvolgimento almeno di Anna Maria Angileri, l'altra competitor delle primarie (seconda classificata, tra l'altro) che Di Girolamo ignora dal giorno dopo la sua vittoria. Un incontro forse ci sarà nelle prossime ore, si dice. Recuperando Angileri, coinvolgendola a pieno titolo nella stesura delle linee programmatiche come nelle scelte strategiche, Di Girolamo ridarebbe vigore alla sua campagna elettorale, che al momento sembra arrivare ad un punto di stanchezza (e non siamo neanche partiti, ragazzi). Altra missione, che appare impossibile, è quella del recupero di Nicola Fici. Il giovane capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi si è speso per Di Girolamo in maniera generosa. Fatica che va apprezzata ancora di più se si considera che, al comitato del cardiologo, l'età media è abbastanza alta. Insomma, qualche cardiopatico in meno e qualche cuor di leone in più non guasterebbe. Ma il giorno dop la vittoria delle primarie qualcosa si è rotto, e Fici è scomparso, e non ne vuole sapere nulla. Perchè? Cosa è successo? Pure Enzo Sturiano, alleato a muso duro di Di Giolamo, ha tentato di persuaderlo a tornare in campo, ma...nada. C'è da dire, comunque, che al momento va riconosciuto a Fici il titolo di campione di stile (un esempio anche per politici molto più maturi) perchè in una fase in cui volano stracci, spesso insulti, tra una parte e l'altra del Pd o tra consiglieri comunali, o tra tifosi dei candidati e i poveri giornalisti, Nicola Fici sta in un silenzio composto, non offende nessuno e non mette zizzania.
Per fortuna ci siamo noi, a mettere zizzania. E vediamo come stanno un po' le cose. Insomma, a Fici, come a molti del Pd, non va giù questa coalizione senza forma che unisce il Pd a pezzi di centrodestra, riuniti sotto il nome di "Una voce per Marsala". Tra l'altro, dopo la candidatura di Massimo Grillo, che, come era prevedibile, sta attirando molti pezzi dell'area moderata, gli ex NCD passati con Di Girolamo hanno alzato il prezzo, e chiedono un assessorato per il consigliere comunale Salvatore Accardi, anzi, addirittura la vicesindacatura, che invece i rumor davano prima ad Agostino Licari, oggi anche lui apparso distante da Di Girolamo. Anche Enzo Sturiano vuole il suo assessore, e il nome, si dice, potrebbe essere quello di una delle più accese sostenitrici di Giulia Adamo, cioè Ginetta Ingrassia. Un assessorato lo vogliono anche gli "under 40". Uno lo vuole il Psi. E in questo dibattito sfugge il controllo sulle liste (e il tempo stringe).
Di Girolamo, dal canto suo, continua a organizzare riunioni programmatiche e a girare la città. Ha fatto un giro degli impianti sportivi di Marsala, per constatarne l’abbandono. “Basta agli sprechi di denaro pubblico, basta alla cementificazione senza criterio della città”. Dice, dopo aver visitato il campo di Strasatti e altre strutture, che, come denunciato negli anni dalla nostra redazione, sono abbandonate ancora prima di essere completate. E qui c’è uno dei tanti corto circuito. Perchè, in realtà, il Pd è dal 2012 al governo della città. Non può essere tutta colpa del Sindaco Giulia Adamo, non è mica Attila. A proposito di Giulia, chi l'ha vista in questi giorni dice che è in-for-mi-ssi-ma, pronta a sostenere il suo Giacomo Dugo. Che nessuno le dice però che Dugo sta copiando il programma di Renzo Carini, per carità...