Aria di grandi rimescomalenti in quella zona paludosa della politica marsalese che siamo soliti chiamare "centro". La candidatura di Massimo Grillo ha spezzato infatti alcuni equilibri che si erano determinati e molte cose stanno cambiando. In soldoni, dalle parti di "Una voce per Marsala", non sono ore liete. La formazione è nata dai fuoriusciti dal Nuovo Centro Destra che si sono alleati con il Pd di Alberto Di Girolamo. Operazione molto contestata anche dalla base dello stesso Pd. Ma resta il fatto che Marrone e compagni del coro vogliono da Di Girolamo niente meno che il vicesindaco, nella persona di Salvatore Accardi. Ma il problema non è solo questo, perchè il gruppo si sta sfaldando, tentato dalle lusinghe di Massimo Grillo (che pare abbia offerto un assessorato anche a Nicola Fici, sarebbe un colpaccio) come di Giulia Adamo, lanciata più che mai con Giacomo Dugo. Nelle ultime sedute del consiglio comunale si è fatto ben poco, in termini di lavoro, ma sono girati tanti pizzini, dicono gli interessati. Insomma, tra i banchi si è fatta una trattativa politica su allenze, promesse e favori che neanche alla Borsa Valori: "Sto lavorando per te...", "Sono pronto a passare con il mio gruppo da te...". Neanche fossero i messaggini dei Baci Perugina.
Ai fianchi dei moderati vicini ad Alberto Di Girolamo sta lavorando Massimo Grillo, che ha ottenuto l'appoggio ufficiale anche del Nuovo Centro Destra. La cosa, di per sè, sposta al momento zero voti, ma si tratta di una sigla che si può riempire con la presenza di tutti quelli che nel Nuovo Centro Destra erano fino a poche settimane fa. Il Celeste è pronto a perdonare tutti, d'altronde quella della pecorella smarrita - sotto forma di ingenuo consigliere comunale che torna sulla retta via - è stata sempre la sua parabola preferita, dicono.
Dopo l'incontro a Palermo dei massimi esponenti di Ncd, alla presenza del coordinatore regionale del partito, Francesco Cascio, e del deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, nell'ambito del progetto politico per la costituzione dell'area popolare, Ncd ha deciso dunque di appoggiare la candidatura a sindaco di Marsala di Massimo Grillo.
Lo rende noto lo stesso Cascio, che la definisce "una scelta di garanzia per la buona amministrazione dell'importante cittadina trapanese". Grillo sarà il candidato sindaco di una coalizione moderata che raggruppa elementi del centrodestra e del centrosinistra attorno al suo movimento «Futuro per Marsala». Grillo sarà sostenuto, oltre che dal suo Movimento, e adesso da Ncd, da altre sette liste. Sono: l'Udc rappresentato da Giovanni Sinacori (era presente anche l'onorevole Mimmo Turano); «Oltre i Colori», guidata dall'ex Forzista Enzo Domingo; quel che resta del gruppo «Uniti si può» si unirà ad un'altra sigla, probabilmente "Rinascita Marsalese, dei due consiglieri uscenti Antonio Augugliaro e Salvatore DI Girolamo; «Sicilia Democratica», guidata da Antonello Parrinello che raggruppa i dissidenti del Pd; «Progettiamo Marsala", il Movimento creato da Paolo Ruggieri dopo aver rotto con Forza Italia; "Amare Marsala", guidata da Pino Ottoveggio. Il problema sarà metterli tutti d'accordo.
Tre le liste invece a sostegno del candidato di Giulia Adamo, Giacomo Dugo. L'ex Sindaco non ha l'agibilità politica - come Berlusconi - e ha tirato fuori dal cilindro questa candidatura che viene dalla parte opposta della Sicilia: Messina, dove Dugo è docente di Scienza dell'Alimentazione. Il professorone è stato già assessore all'Agricoltura e allo sviluppo economico della giunta Carini. Giacomo Dugo è il candidato di riferimento dell'ex sindaco Giulia Adamo ed è sostenuto da tre liste: «Marsala Centro del Mediterraneo», «Coraggio e Passione» e «Marsala per il Territorio». Dugo ha debuttato affrontando i temi più urgenti delle infrastrutture come il porto e le energie alternative. Si è quindi detto "impegnato" a non vanificare quanto messo in campo dall'Amministrazione Adamo per rendere Marsala "una città Europea" ed ha fissato come priorità per i loro risvolti socio-occupazionali i lavori di rifacimento della rete fognante urbana e periferica con un per finanziamento Cipe di 23 milioni di euro, nonché l'intervento di revisione della rete idrica per cui il Comune dispone di un finanziamento regionale di 5 milioni di euro e l'ormai prossima demolizione e ricostruzione delle tre palazzine degli alloggi popolari di via Mazara i cui lavori sono già appaltati da mesi e dovrebbero essere avviati a giorni.
Peccato che si tratta di interventi portati avanti non da Giulia Adamo, ma dall'ex Sindaco da lei sempre dileggiato cioè Renzo Carini. Dati alla mano è Carini che ha avviato l'iter della rete fognaria e la demolizione delle fatiscenti palazzine popolari di Via Mazara. Dugo e Adamo lo sanno?