Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/04/2015 06:25:00

La guerra dei vescovi. Miccichè querela Mogavero. Quanti veleni nelle Diocesi trapanesi

 Quale pace e misericordia. I prelati si fanno la guerra a suon di querele. Ora toccherà a Papa Bergoglio cercare di sbollentare la lite, unica nel suo genere, tra l’ex Vescovo di Trapani, monsignor Francesco Miccichè, e il Vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero. Il primo ha denunciato il secondo per diffamazione e violazione del segreto istruttorio. La notizia l’ha rivelata Panorama, non nuovo a inchieste su quello che accade nelle diocesi di Trapani e Mazara.
Papa Francesco si trova così a dover affrontare un caso senza precedenti, nella storia della Chiesa italiana. Il pontefice ora dovrà nominare un collegio giudicante (una sorta di giurì) composto da tre vescovi o cardinali.
Mogavero nel 2011 era stato inviato nella diocesi di Trapani come visitatore apostolico per indagare su un buco di oltre 1 milione di euro. La Curia trapanese finisce nella bufera. Sotto la lente della Guardia di Finanza finiscono le attività di due fondazioni della diocesi trapanese. Le indagini interessano anche l’ex direttore amministrativo, don Ninni Treppiedi, che avrebbe aperto conti presso lo Ior, e non avrebbe potuto farlo. Ci sarebbero stati acquisti di auto di lusso, nell’indagine, che coinvolse 14 persone, spuntano le accuse di riciclaggio, appropriazione indebita, truffa, calunnia, diffamazione. Don Ninni Treppiedi viene sospeso “a divinis”. Nel frattempo collabora con la giustizia e accusa Miccichè.
Pochi mesi dopo, il vescovo Miccichè venne rimosso su ordine di Papa Benedetto XVI, in base al dossier redatto da Mogavero. Intanto, un paio di mesi fa, viene fuori la notizia dell’indagine della Procura a carico dell’ex Vescovo di Trapani: secondo i pm si sarebbe intascato decine di migliaia di euro destinate dai contribuenti all'otto per mille. Il procuratore di Trapani Marcello Viola, ipotizza a carico del prelato il reato di appropriazione indebita aggravata. A carico del prelato ci sarebbero le accuse di Don Ninni Treppiedi, suo ex braccio destro, coinvolto in un'altra inchiesta in cui Micciche' e' parte lesa e sospeso a divinis, e quelle dell'ex direttore della Caritas, Sergio Librizzi, imputato in un'altra inchiesta di concussione e reati sessuali. Sia Treppiedi che Librizzi stanno rendendo dichiarazioni ai magistrati. Micciche' venne rimosso da papa Ratzinger dalla carica di vescovo di Trapani proprio a seguito dell'inchiesta in cui il prelato risultava parte lesa.
L’indagine a carico di Miccichè non scaturirebbe tanto dall'indagine dove il prelato risulta parte lesa e che è relativa alle presunte malefatte del suo "braccio destro", ex direttore della Curia, don Ninni Treppiedi. Ma dalle dichiarazioni di Treppiedi e dell'ex direttore della Caritas, Sergio Librizzi, imputato in un'altra inchiesta di concussione e reati sessuali. Sia Treppiedi che Librizzi stanno rendendo dichiarazioni ai magistrati.
Ed ecco la controversia con Mogavero, che fece il visitatore apostolico in quel difficile periodo.
Secondo quanto scrive Panorama, Miccichè, che ha sempre proclamato la sua innocenza e il 26 gennaio è stato ricevuto da Bergoglio, rimprovererebbe Mogavero di non averlo mai ascoltato, ma di averlo anzi diffamato, e in più avrebbe divulgato i contenuti della relazione segreta consegnata al Papa. Nel frattempo anche il vescovo di Mazara si è trovato alle prese con un debito della diocesi che ammonta a quasi 6 milioni di euro. In bilancio ci sono mutui, spese per collaboratori, prestiti contratti da sacerdoti, contributi dati alle parrocchie. Su tutto ciò Mogavero è stato convocato in Vaticano per parlare direttamente con Papa Francesco, ha rivelato tempo fa sempre Panorama. Sotto accusa anche l’ex economo don Franco Caruso, rimosso dal Vescovo. Mogavero replicò all’inchiesta del settimanale con una nota, dicendo che non ci sono buchi, ma semplicemente due mutui per un totale di 4 milioni 400 mila euro.
I destini dei due ora si incrociano, con Miccichè che accusa Mogavero di diffamazione e violazione del segreto istruttorio. E può cominciare un’altra puntata dell’interminabile storia di liti e veleni tra uomini di chiesa.