“Preghiamo, affinché, le voci di corridoio del Ministero Delle Politiche Agricole, secondo le quali l'aumento della quantità di quote di tonno rosso, per il triennio 2015/2017, da assegnare all'Italia sarebbero distribuite, praticamente ad un unico sistema di pesca cioè quello della circuizione rendendo e tralasciando tutto il resto, soprattutto l'altro sistema di pesca, guarda caso il sistema siciliano del palangaro, rendendo i ricchi sempre più ricchi e forti ed i poveri sempre più poveri e deboli, non siano vere." – lo ha dichiarato Toni Scilla, già parlamentare regionale siciliano di Forza Italia.
“Pensavamo – ha aggiunto Scilla - che l'aumento delle quote di pesca del tonno rosso, potesse essere l'occasione per un giusto e sacrosanto riequilibro socio economico dell'intero comparto, sanando precedenti storture e scelte logicamente non comprensibili se non come protezione di interessi di parte. Si continua – ha concluso Scilla - a voler mortificare il sistema di pesca del palangaro. Non è assolutamente accettabile che una sola imbarcazione della circuizione abbia di fatto lo stesso plafond dell'intera flotta del palangaro. L’intera marineria di Marsala non accetterà questi criteri di ripartizione e si dice pronta a lottare, da subito, su tutti i fronti, a qualunque costo, per difendere il futuro di un'intera comunità che vive di pesca e che con il relativo indotto rappresenta un fondamentale polmone economico dell'intera città. Davvero un metodo di procedere offensivo, sordo, insensibile e lontano dai veri problemi della marineria siciliana”.