A seguito di una partecipata assemblea tenutasi tra gli armatori di Marsala, la marineria lilibetana si dice unita e determinata ad indire uno sciopero generale qualora fossero fondate le allarmanti indiscrezioni che attualmente circolano circa la distribuzione delle quote tonno, ripartizione che vedrebbe fortemente penalizzato il sistema del «palangaro». Una prima decisione dell’assemblea riguarda la volontà di tagliare definitivamente i ponti con Federpesca, la federazione nazionale che fino ad oggi ha rappresentato la categoria.
Ciò che chiedono gli armatori marsalesi al Ministero delle politiche Agricole alimentari e forestali è una divisione ragionevole tra i vari sistemi e quindi la garanzia al "palangaro" di una redditività minima di sopravvivenza per le imprese e i marittimi." Serve, oggi più che mai, una maggiore attenzione per un comparto che, malgrado il periodo di criticità, continua a rappresentare una fonte di sostentamento per gran parte della popolazione marsalese".