Arriva la replica del sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola dopo le affermazioni del direttore regionale di Legambiente Sicilia, sugli espropri avviati alla tonnara di Scopello. L’associazione ambientalista si era detta fermamente contraria all’operazione che prevede il libero accesso al mare fino ad arrivare davanti ai faraglioni. Ecco il comunicato:
«Il Libero accesso al mare è un diritto di tutti che va tutelato e sicuramente regolamentato. Rivendichiamo il diritto di vivere il mare di Scopello rispettandolo come e più della stessa proprietà e senza essere mossi da fini economici». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola in merito alla recente nota stampa diffusa dal direttore regionale di Legambiente Sicilia e riportata da testate giornalistiche.
«Quanto affermato da Legambiente è inaccettabile nei contenuti e nei toni usati- afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Legambiente, infatti, parla di procedimento d’esproprio del Comune “di parte del Complesso Monumentale Tonnara di Scopello”, cosa non rispondete al vero poiché il procedimento da noi avviato riguarda solamente la via di accesso al mare e non gli immobili. Il nostro unico scopo, lo ribadiamo, è quello di garantire un diritto pubblico quale il libero accesso e la fruizione del mare da parte di tutti».
«Inaccettabile anche- prosegue il sindaco Nicolò Coppola- che si parli di “procedure illegittime e di azione propagandistica e strumentale” da parte di questa amministrazione comunale che non ha nessuna intenzione di stravolgere o deteriorare il patrimonio paesaggistico e monumentale del complesso architettonico della tonnara. E’, però, interesse del Comune, garantire che luoghi simbolo della nostra cittadina, di tale valenza storico - paesaggistica, siano accessibili liberamente da tutti i cittadini. A tal fine, raccogliendo il sentore comune della cittadinanza, abbiamo emanato l’avviso di inizio procedura di esproprio il 30 dicembre 2014».
«Ritenevamo che Legambiente avesse a cuore l’interesse pubblico e non si appiattisse su posizioni che sembrano quasi rispondere ad interessi privati. Dobbiamo però constatare che Legambiente negli anni passati ha condiviso e manifestato pubblicamente posizioni nettamente opposte a quelle attuali: nel giugno del 1996 assieme ad altre associazioni invitava a “difendere Scopello da una pericolosa tendenza alla privatizzazione”; nel luglio del 1996 protestava contro “la chiusura del libero accesso al mare e lo sfruttamento privato della spiaggia”, nel giugno del 2007 partecipava al sit in di protesta assieme a tante altre associazioni e partiti per chiedere il “ diritto di accesso al mare libero e gratuito”. Non è dunque chiaro il perché di questo cambio di rotta -conclude il sindaco Nicolò Coppola- e il continuo intervento di Legambiente, sistematico negli ultimi anni, solamente quando si parla della tonnara di Scopello. Siamo comunque pronti e disponibili al confronto ed al colloquio con Legambiente e con tutte le associazioni e coloro che hanno a cuore Scopello ed il nostro patrimonio paesaggistico, storico e culturale».