«Nicola Palazzolo deve essere ricordato e l’intitolazione della via al nostro concittadino, barbaramente ucciso, è un modo per tenere viva la memoria di una vittima della violenza. Violenza sempre inaccettabile e da condannare, ancor più se nei confronti di un bambino disabile. A distanza di tanti anni, il dolore dei genitori, ha rappresentato per la nostra cittadina un grido contro tutte le forme di violenza». Lo ha affermato il sindaco Nicolò Coppola nel corso della cerimonia di intitolazione di una via, nei pressi dello stadio comunale, a Nicola Palazzolo, giovane affetto dalla sindrome di down, violentato e ucciso a Castellammare nel 1992. L’intitolazione della via è avvenuta alla presenza dei genitori e dei familiari, seguita dalla benedizione di Padre Michele Antonino Crociata, che è anche componente della commissione toponomastica. «Lo conoscevamo tutti. Nicola era un giovane indifeso, vittima di inaccettabile violenza e sulla quale purtroppo non è mai stata fatta piena luce. La cerimonia di intitolazione della strada vuole proprio ricordare Nicola, ritrovato ucciso a maggio del 1992 dopo una settimana dalla sua scomparsa. Condanniamo ogni forma di violenza ed omertà –conclude il sindaco Nicolò Coppola- e siamo vicini ai genitori che in occasione dell’intitolazione della via al figlio, hanno rivolto un appello, a distanza di ventitré anni, perché se qualcuno ha visto, o sa qualcosa, lo renda noto».