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01/05/2015 12:30:00

Ismett, la Regione rinnova la convenzione

 La giunta regionale siciliana ha deliberato l’accordo tra la Regione e l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti (Ismett) per il rinnovo della convenzione che, come abbiamo raccontato, era scaduta lo scorso 31 dicembre ed era stata rinnovata poi fino al 31 marzo scorso.
I principali punti sono la conferma dei 100 posti letto e i 93 milioni di budget annuali, la ristrutturazione innovativa della tecnologia e della ricerca attraverso i fondi Ue, il rilancio dell’attività trapiantologica con una campagna di informazione sulla cultura delle donazioni, il trasporto degli organi a cura del servizio 118 e la mobilità del personale che verrà definito entro il 31 dicembre 2015.
Nell’ultimo incontro Ismett – Regione, alla presenza del presidente Rosario Crocetta e dell’assessore alla Salute, Lucia Borsellino sono state decise «le direttrici principali sulle quali dovrà essere predisposto il nuovo accordo, nell’ottica del nuovo piano delle attività di trapianto e alta specializzazione per il quale è nata al partnership pubblico-privata, nell’ottica di una riqualificazione dell’intero sistema sanitario regionale».

A tutte le prestazioni erogate da Ismett, sia mediche sia chirurgiche, continuerà ad essere riconosciuta una remunerazione del 37 per cento in più rispetto a quelle delle altre strutture in funzione proprio dell’alta specialità e dell’attività di ricerca, ma ” a Ismett – precisa l’assessore Borsellino – è stato chiesto di cercare di ridurre ancora di più la mobilità passiva, ovvero i viaggi della speranza che ancora i siciliani fanno per i trapianti fuori regione” e contemporaneamente “la Regione si impegna insieme a Ismett a promuovere la donazione ancora troppo bassa nell’Isola”.

Dal 2004 l’Istituto è costato quasi un miliardo di euro: il valore degli interventi si attesta intorno al 30 per cento rispetto al budget, il resto è riconosciuto per l’alta specialità, i costi di gestione, l’attività di ricerca e formazione. Negli ultimi anni c’è stata una stretta. Se nel 2004 l’Ismett aveva prodotto prestazioni per 14 milioni 802 mila euro incassando 54 milioni e mezzo (il 73 per cento in più), nel 2013 gli interventi sono saliti a 35 milioni 499 mila euro e il rimborso è di 88 milioni 350 mila, con una forbice del 60 per cento. La sfida è aumentare le prestazioni a budget invariato.