Sarà Ivan Lo Bello il prossimo presidente di Unioncamere. Scaduti i termini per l’indicazione dei candidati alla successione di Ferruccio Dardanello, non rieleggibile dopo due mandati, secondo quanto risulta all’Adnkronos, è stato indicato da una larghissima maggioranza dei 105 colleghi presidenti delle camere di commercio. L’attuale presidente della Camera di commercio di Siracusa, e vice presidente di Confindustria, sarà chiamato a gestire la delicata fase di riordino del sistema camerale prevista dalla nuove norme della delega di riforma della Pubblica amministrazione. A partire dal paletto numerico che viene introdotto: le camere di commercio dovranno essere in tutto 60.
Lo Bello ripartirà dal lavoro fatto da Dardanello che, nella serrata dialettica con il Governo, è riuscito ad ottenere modifiche sostanziali rispetto al primo impianto della riforma, che avrebbe stravolto la natura stessa del sistema camerale. In particolare, due i passi in avanti decisivi nell’ottica di Unioncamere: è stata scongiurata l’abolizione del diritto camerale ed è stato evitato il trasferimento del Registro delle imprese al ministero dello Sviluppo economico.
Ora, accanto al taglio delle camere di commercio considerate in eccesso, che comporta la riduzione di incarichi e poltrone nella rappresentanza delle imprese a livello locale, la sfida riguarda i nuovi compiti che saranno affidati alle camere di commercio e, soprattutto, la difesa delle risorse necessarie per svolgerli. Temi con cui, incassata una scontata elezione a giugno, il nuovo presidente Lo Bello dovrà confrontarsi facendo valere anche l’esperienza negoziale acquisita in Confindustria.