Annullata dalla Cassazione, che ha disposto una nuova celebrazione del processo davanti alla Corte di Appello di Palermo, la sentenza con la quale, nel luglio dello scorso anno, la stessa Corte di Appello di Palermo aveva inflitto 6 mesi di reclusione a Maurizio Dolce, all'epoca dei fatti primario di Chirurgia pediatrica del Sant'Antonio Abate, imputato di omicidio colposo per la morte, in ospedale, di un bimbo di poco più di un anno che vi era stato ricoverato.
Il medico aveva avuto concessa la sospensione condizionale della pena ma era stato condannato anche a risarcire, con una provvisionale di 80 mila euro ciascuno, i genitori del bambino che si erano costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Nino Sugamele.
La Procura aveva chiesto due anni di reclusione. La vicenda risale a quasi sette anni fa. Secondo l'accusa il piccolo Francesco Inferi, morto per arresto cardiocircolatorio, fin dalla nascita era affetto dal mordo di Hirschprung, una malattia congenita che provoca l’ingrossamento del colon e la conseguente stipsi ma il dottore Maurizio Dolce, seppur in presenza di sintomatologia univoca – scrivono i PM – non avrebbe diagnosticato la malattia. Il medico, secondo l’accusa, dopo aver visitato il piccolo lo avrebbe rimandato a casa prescrivendogli un paio di cucchiai di olio di ricino.