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13/05/2015 04:20:00

Anniversario della strage di Capaci. Quest'anno niente navi della legalità

Per la prima volta dopo 13 anni le Navi della legalità che ogni anno alle 8 del mattino del 23 maggio, il giorno dell'uccisione di Giovanni Falcone, approdavano a Palermo  stavolta non ci saranno. L'iniziativa, che portava nel capoluogo siciliano migliaia e migliaia di studenti da tutta Italia (20mila lo scorso anno), era troppo costosa, quindi in sede di spending review è stata tagliata.

Quei traghetti con le gigantografie di Giovanni Falcone e Borsellino che ogni anno arrivavano al porto di Palermo alle 8 del 23 maggio, portando i ragazzi delle scuole di tutta Italia, erano ormai un punto fermo delle manifestazioni del ricordo. Non a caso coi ragazzi di solito viaggiava, da magistrato prima e poi da presidente del Senato, Piero Grasso. Non a caso l'anno scorso alla partenza a Civitavecchia era andato l'allora capo dello Stato, Giorgio Napolitano. 

A Palermo dunque, quest'anno, arriveranno solo piccole delegazioni dal resto d'Italia, i vincitori del concorso portato avanti dal 2002 dal ministero dell'Istruzione insieme con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Dal ministero - scrive Repubblica Palermo - fanno sapere che gli studenti ci saranno lo stesso, ma saranno quelli delle scuole siciliane. 

Addio alle Navi della legalità, si passerà adesso alle «piazze della legalità», le piazze di cinque città scelte dal ministero (quest'anno sono Milano, Firenze, Reggio Emilia, Napoli e Vibo Valentia) dove gli studenti daranno vita a iniziative antimafia e che saranno collegate tra loro, con il contributo della Rai.

Niente Navi della legalità, quest'anno a Palermo. E niente momento di riflessione all'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo, evento con la partecipazione di tutti gli studenti d'Italia che andava avanti dal 1993. Proprio la mattina del 23 maggio, infatti, ci sarà la cerimonia di traslazione della salma di Giovanni Falcone dal cimitero di Sant'Orsola, dove sinora è stato sepolto insieme alla moglie Francesca Morvillo, morta con lui nell'eccidio di Capaci, alla chiesa di San Domenico, il pantheon del capoluogo siciliano.

«Era già tutto preventivato. Abbiamo abbandonato le navi della legalità per fare un collegamento con le piazze di tutta Italia», racconta Maria Falcone la sorella del giudice palermitano ucciso dalla mafia. «Fare arrivare i ragazzi era diventato oramai una difficile impresa. Quindi io sono d’accordo con questa decisione, perché è proprio un richiamo a volere far fare un salto di qualità alla manifestazione. In tutti questi anni i ragazzi delle scuole che sono venuti a Palermo - conclude - sono stati una delle cose più belle del ricordo della strage di Capaci. Su questo non c’è alcun dubbio. Adesso vogliamo che ci seguano le intere città dello Stivale. La lotta alla mafia è un problema in tutta Italia».