Prima del faccia a faccia di ieri tra i candidati sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e Massimo Grillo, andato in onda a Il Volatore di Rmc 101, in redazione abbiamo rivisto il confronto di tre anni fa tra Salvatore Ombra e Giulia Adamo. Una battaglia a colpi di dossier, uno contro l’altro, i candidati che se le sono date di santa ragione (in senso astratto ovviamente), con Adamo che ruppe l’astine degli occhiali, Ombra che perdeva bottoni della giacca. Sarebbe stato così il confronto tra Di Girolamo è Grillo? Non proprio. I due si sono confrontati sugli aspetti politici-amministrativi della città, qualche puntina di veleno per ciò che basta, sulle coalizioni, sul passato politico, sulle capacità dell’uno o dell’altro di amministrare.
Un confronto come tutta la campagna elettorale, con il freno a mano tirato. I due erano lì lì per affondare, ma non l’hanno fatto.
Hanno cominciato a parlare delle motivazioni che li hanno spinti a candidarsi. Entrambi si stringono la mano sul fatto che Marsala sia una città praticamente in ginocchio, che non è stata ben amministrata negli anni scorsi. Di Girolamo spiega che “da segretario del Pd ho accettato di fare le primarie, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Ho creato materialmente un reparto di cardiologia a Trapani, punto di riferimento per la Sicilia occidentale. Questa mia capacità la voglio mettere a servizio dei cittadini” dice Di Girolamo. “C’è un comune in rosso, una situazione disastrosa, con i dirigenti messi lì da questo o quell’altro politico - continua il candidato del centrosinistra. Allora la mia intenzione è amministrare la città nella legalità massima. Il nostro obbiettivo è creare occasioni di lavoro, servizi e turismo”. Il punto su cui batte Di Girolamo è quel reparto di cardiologia di Trapani:”è molto più complesso che dirigere un Comune”.
Grillo ha cominciato questa campagna elettorale al fianco di Di Girolamo, erano ad un passo dall’essere alleati: “Avevo visto in Alberto Di Girolamo una brava persona con cui potermi confrontare. Poi mi sono reso conto che un Comune come Marsala non l’affiderei soltanto a una brava persona. Non abbiamo bisogno di un custode. Ma di una persona capace e affidabile”. Grillo ha spiegato che intenderà puntare”sui progetti che noi mettiamo in campo non in maniera disordinata, ma diciamo dove prendere le risorse, come si realizzano i progetti”.E sulla coalizione dice “ha una connotazione civica”.
E’ sugli aspetti politici che hanno preceduto la campagna elettorale ufficiale che i due si beccano. “Grillo dice che non sono affidabile dal punto di vista amministrativo. Ma lui non ha amministrato una città, non credo che si possa dire che non si è capaci- replica Di Girolamo.Noi siamo il centrosinistra vero. Grillo ha Forza Italia, non si può nascondere la realtà. Grillo ha tutte liste civiche che in una città di 85 mila abitanti non contano niente. Non ci si può presentare a Roma dicendo di essere il sindaco di un insieme di liste civiche”. La coalizione di Di Girolamo comprende 5 liste, quella di Grillo 8. E il candidato dei moderati sottolinea: “Noi non abbiamo avuto alcuna imposizione. Abbiamo avuto convergenza ampia sul programma, la connotazione civica è un dato oggettivo. Abbiamo tanti fuori usciti del centrosinistra. Neanche la sua coalizione può definirsi di centrosinistra. E noi non abbiamo subito imposizioni nella scelta degli assessori. La forza della mia coalizione è proprio la connotazione civica”.
Sulla scelta degli assessori designati?
Grillo ribadisce che non ci sono state imposizioni dai partiti. “Così domani Marsala sarà libera di creare la nuova classe dirigente”. Il Celeste tira in ballo il caso Sturiano:Quando si nomina Sturiano che voterà Ruggirello, Cerniglia che voterà Oddo, Angileri che voterà Gucciardi alle prossime scadenze elettorali è chiaro che Marsala continuerà a non avere una classe dirigente propria. Abbiamo creato una classe dirigente nuova che non subisce i condizionamenti esterni”. Per Grillo “le promesse si mantengono. Di Girolamo diceva che non ci sarebbero stati in giunta nè Sturiano nè continuità con l’amministrazione Adamo, questo non è accaduto”.
Il candidato del centrosinistra si dichiara coerente con le sue decisioni. “Io sono un tecnico prestato alla politica. Non credo che i tecnici che si impegnano a fare politica siano un aspetto negativo. Bisogna vedere se ci sono persone che fanno politica per mestiere, che è una cosa diversa. Grillo parla di movimenti civici però ci sono rappresentanti di partiti. La Buccellato rappresenta la destra, forza italia, allora Grillo non può dire che è di centrosinistra. C’è qualche assessore dell’Adamo anche con Grillo. Ha Luigi Giacalone, che ha perso le primarie, l’ho battuto con mille voti di scarto. Non ha accettato la sconfitta. Noi siamo il centrosinistra vero, e abbiamo raccordi con il governo regionale e nazionale”.
Politica per mestiere. “Non è il mio caso - replica Grillo - sono stato fuori dalla scena politica per 10 anni per mia scelta, prima ancora ho fatto l’assessore regionale agli enti locali e alla sanità. Non basta essere stato a capo di un reparto di Cardiologia per amministrare un Comune”
“Nessuno mi ha imposto niente, io sono il segretario del Pd di Marsala - risponde Di Girolamo. Se poi far politica significa aver fatto l’assessore regionale alla santià, non mi pare che la sanità funzioni bene”.
Ma questi sono stati solo alcuni dei temi che hanno affrontato i due avversari alle prossime amministrative di Marsala.