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14/05/2015 06:30:00

Marsala 2015. Grillo-Di Girolamo, il confronto/2. Il programma, i primi 100 giorni

 Cosa hanno in mente di fare per la città di Marsala i candidati sindaco Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo. Quali progetti stanno alla base del loro programma elettorale. Ognuno dei due ha idee diverse su come si dovrebbe amministrare una città. Dovranno fare bene i conti prima di riparare una lampadina, dovranno centellinare ogni risorsa per tirare avanti. Il Comune è in situazioni economiche critiche, come tutte le amministrazioni. Ci sono fondi da trovare, in un modo o nell’altro. Ma i trasferimenti da stato e regione sono sempre meno. Allora Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo che idea hanno?Le hanno dette nel confronto in diretta a Il Volatore di Rmc 101.

Alberto Di Girolamo dice di essersi concentrato sul programma “sentendo cittadini ed esperti, democrazia è fatta di partecipazione”. Sono stati fatti i  tavoli tematici “che sono stati molto partecipati. Abbiamo ascoltato per capire cosa può fare una amministrazione davanti alle esigenze dei cittadini”. Per il segretario comunale del Pd una amministrazione deve “capire quale aiuto ci può dare il governo nazionale. E’ facile dire di voler realizzare progetti faraonici, ma si deve dire poi dove si vanno a prendere i soldi”. E ancora le contrade, “se ne parla solo sotto le elezioni. Ci chiedono più servizi, autobus, asili nido, parcheggi, città più a misura d’uomo. Bisogna concentrarsi su agricoltura e pesca”. E il turismo? “Tutti parlano di turismo, ma non ci sono i servizi che portano il turista dall’aeroporto a Marsala. La nostra idea è fare un pass per tutti i musei. Il mare è stato distrutto da chi ha governato questa città negli anni passati”.

Massimo Grillo ha un’idea completamente diversa.  “Chi deve governare non può chiedere agli altri cosa si deve fare. Bisogna arrivare con delle idee strategiche, io ne ho cinque. E ci confronteremo con cittadini e operatori per arricchirle. Le mie idee strategiche sono state supportate da operatori dei vari settori”. Delle cinque soltanto due sono state svelate da Grillo: ”Ol piano mobilità, prevede la società mista con le ferrovie dello stato e privati. Ci siamo confrontati con Federtrasporti. Bisogna attrarre i turisti all’aeroporto di Birgi cambiando denominazione”. Un vecchio pallino dei sindaci passati. “Bisogna attrarre i 60 mila turisti che vanno a Mozia. La maggior parte va a Trapani. Occorre una grande area di welcome che riguarda Villa Genna e l’antica Salina davanti. Creeremo un check point per i pullman e un centro termale”. Le saline come centro termale per far diventare Marsala “città del vino e del benessere. Tutto ecosostenibile, e - dice Grillo - che ci consente di candidarci a patrimonio dell’umanità Unesco. Abbiamo un gruppo di imprenditori disponibile a dare attuazione a questo progetto”.
Il programma di Grillo è esagerato per Di Girolamo:“Sono progetti faraonici, che lasciano il tempo che trovano. Questa regione è stata amministrata in passato dal centro di Massimo Grillo. Non mi pare che ci sia stato molto sviluppo”. Il candidato del centrosinistra fa poi un esempio: “E’ come il ponte sullo Stretto di Messina. Non costa nulla parlarne, ma poi non si è fatto. E’ un modo per non parlare dei problemi quotidiani. Chi sono tutti questi imprenditori privati che improvvisamente decidono di investire a Marsala?”.

Grillo se dovesse diventare sindaco intenderà delegare ”tutta l’ordinaria amministrazione agli assessori e dirigenti incaricati. I miei non sono progetti disordinati nè faraonici - ribatte. Ho iniziative molto chiare supportate da tecnici. E so dove prendere i soldi”. Attrarre investitori esterni è la logica giusta. Se vogliamo che Marsala sia una città dell’ordinaria amministrazione, per le buche, e quello che dice ogni giorno Di Girolamo non è sufficiente. Sulle mie idee chiederò la fiducia al consiglio comunale. Sono certo che riuscirò a realizzarle”.
Un candidato sindaco deve avere anche chiaro cosa farà nei primi 100 giorni di amministrazione.

Grillo penserà “di creare i giusti raccordi per attrarre investimenti, nell’ambito di una logica manageriale dell’amministrazione.Trovare risorse, collegamenti, avere competenze. A volte ancora prima che escano i bandi comunitari bisogna saperli concepire, capire quali requisiti occorrono per essere idonei”.Poi, cosa si mette a posto? “Nei primi 100 giorni sarà necessario mettere a punto la macchina amministrativa, incontrarsi tutti. e creare la squadra in una ottica di meritocrazia. Anche con nuovi dirigenti. Rendere efficiente la macchina per permettere agli assessori di occuparsi dell’ordinaria amministrazione, e a me di occuparmi ai 5 progetti per la città. La prima cosa che farò sarà la firma dell'accordo di programma per il porto. Porto pubblico e privato lo porteremo insieme”.

“Andrò a conoscere tutti i dipendenti del Comune, far capire loro che è cambiato il clima, che c'è un'amministrazione seria e trasparente che non penalizza nessuno e che premia i più bravi”, questo è quello che farebbe il primo giorno da sindaco Alberto Di Girolamo. “Poi intendo chiedere un bilancio certificato, voglio capire quanto sono messi male i conti del Comune, e capire come sono stati spesi i soldi dei cittadini”. Per Di Girolamo è questa la cosa prioritaria da fare, “altrimenti non posso sapere come investire sulla città, si possono promettere tante cose, che vado a trovare soldi in giro per l'Europa e per il mondo. Ma è normale che lo faremo, abbiamo i nostri buoni contatti”. E ancora: “informatizzazione amministrativa, ci sono scartoffie ovunque e questa facilita il clientelismo”. La stoccatina a Grillo arriva sui dirigenti: “ci sono dirigenti e figli di dirigenti che stanno con Massimo Grillo, potevano fare qualcosa in questo senso e non l'hanno fatto, non capisco come potranno farlo dopo. E' importante subito aggiustare le cose che non vanno nel quotidiano. I fondi pubblici e privati non si trovano il 2 giugno, col tempo ci sarà modo. Anche a noi interessa fare il porto, sia pubblico che privato, l'ho detto da tempo”.
Nel 2015, a Marsala, ci sono due candidati alla poltrona di sindaco che sono d'accordo sul porto. Tre anni fa Adamo e Ombra si sarebbero quasi tirati le scarpe.