Polemiche a Calatafimi per le dimissioni dell’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, ai Servizi sociali, alle Politiche giovanili, ai Beni culturali e iniziative culturali e turistiche Rosario Vivona: "La decisone scaturisce dalle difficoltà incontrate in questi mesi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati nel programma che abbiamo sottoscritto con i cittadini calatafimesi, che a mio parere è rallentato da fattori esterni alle competenze comunali ma anche, e lo dico con dispiacere, da fattori interni. Un contesto pieno di inefficienze obbliga ad un continuo e straordinario impegno che ritengo ormai incompatibile con le mie esigenze personali.”
Ha poi raccontato le difficoltà sovrastrutturali dovute ad un sistema nazionale e regionale che abbandona l’Ente Comune alle sue sorti: “Credo sia ingiustificabile la condotta dello Stato centrale e della Regione Sicilia nei confronti degli Enti Locali e dei cittadini, vessati continuamente da saccheggi pecuniari e da disservizi strutturali. Quella Regione Siciliana che non sa di essere titolare di un monumento storico di inestimabile valore come Pianto Romano, di non saper gestire nemmeno i servizi igienici di uno dei parchi archeologici più belli ed importanti d’ Italia, di non riconoscere, dopo averla sottoscritta, la convenzione con il Comune di Calatafimi Segesta per la gestione condivisa delle attività turistico/culturali del territorio. Un Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’ Identità Siciliana che ha come braccio operativo una Direzione all’interno del parco di Segesta, rigida, attenta e scrupolosa a garantire l’esistenza del disservizio, certificato dall’evidenza e dai tanti visitatori.”
Questo il commento del capogruppo dell'opposizione, Donatella Anselmo:
La notizia delle dimissioni (volute o costrette?) di un assessore dell'attuale giunta conferma che la stessa, nella sua composizione, è stata, in gran parte, frutto di logiche spartitorie di incarichi come contropartita dell'apporto elettorale che ogni partito ha dato a sostegno dell'attuale sindaco.
Che la stessa maggioranza fosse attraversata da evidenti fibrillazioni è circostanza, da tempo, nota sia alla cittadinanza che alla minoranza consiliare.
Quest'ultima aveva profeticamente previsto il tutto all'indomani del risultato elettorale pur constatando, nel corso di questo anno, un allineamento di tutti i consiglieri a sostegno dell'amm.ne, vedendoli persino votare anche in contrasto con le proprie posizioni personali espresse fuori dal consesso civico (GRANDE COERENZA!!!)
Se questa è la politica non è la nostra Politica.
Rimarcare le contraddizioni che affliggono l'attuale maggioranza non è certo un nostro obiettivo, quello che piuttosto maggiormente ci preme evidenziare è che, ancora una volta, questo paese viene gestito all'insegna del contentino da elargire ai propri sostenitori riservando loro poltrone o prossime aspettative.
Chi ha riposto la propria fiducia in questo gruppo di potere deve sapere che l'attuale rottura di tali precari equilibri, sta costringendo chi amministra ad impegnarsi di più nel tentativo di tenere insieme i cocci che nel perseguire scelte utili e necessarie per la collettività.