"L’insegnante educa, il magistrato rieduca, ma entrambi condividono il medesimo ottimismo per l’umanità e soprattutto per le nuove generazioni". È racchiuso in questo assunto lo spirito del progetto della Sottosezione di Trapani dell’Associazione nazionale magistrati «Legalità in tre mosse» avviato con gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Secondaria «Liceo Scientifico ”Vincenzo Fardella” – Liceo Classico ”Leonardo Ximenes”» che nel giorno della commemorazione del XXIII anniversario delle strage di Capaci, ha vissuto il suo evento finale con la simulazione di un processo penale nell’aula bunker delle carceri di San Giuliano. Gli studenti, in precedenza affiancati nella preparazione da magistrati, avvocati, cancellieri e personale di polizia giudiziaria, sono stati i protagonisti, nei vari ruoli processuali, della riedizione di un processo realmente celebrato al Tribunale di Trapani nel 2006 e da tempo concluso con sentenza irrevocabile.
In precedenza i magistrati avevano incontrato gli studenti per discutere di legalità e Costituzione. Successivamente i giovani si erano recati al Palazzo di giustizia dove i magistrati avevano spiegato loro cosa sono i reati e come si arriva da una denuncia alla sentenza prima di farli assistere a una udienza di un processo penale. Il progetto ha previsto che ogni classe “adottasse” il magistrato che ha incontrato e che ha raccontato loro la sua giornata di lavoro.