12,05 - Massimo Grillo è in riunione con i suoi allo studio di Salvatore Lombardo. Secondo voci insistenti, potrebbe essere l'ex Sindaco, a sorpresa, indicato da Grillo come assessore, al posto di uno dei sei già designati, o addirittura come vicesindaco. Alberto Di Girolamo ha invece incontrato la stampa alle 11. Nominerà il sesto assessore entro venerdì, termine previsto dalla legge, e probabilmente sarà Roberta Pulizzi, ex consigliera comunale della Margherita. "Con Grillo c'era tutto e il contrario di tutto, e lui si vergognava a dirlo, a cominiciare dall'appoggio di D'Alì, che tutti sapevamo che era con Grillo" ha attaccato Di Girolamo, che ha ringraziato al comitato tutti i consiglieri eletti: applausi per il più votato del Pd, Calogero Ferreri, e per gli altri, nessun applauso per Antonio Vinci, che è riuscito nell'impresa di farsi eleggere nonostante l'isolamento che vive all'interno del suo partito. Di Girolamo ha aperto ai Cinque Stelle: "Abbiamo tante cose in comune. Ad esempio, anche io sono per tagliare i costi della politica e ridurrò al minimo il mio stipendio".
10,20 - Esulta il Movimento Cinque Stelle, che a Marsala elegge un consigliere comunale:
Con l’esito della tornata amministrativa, si scrive una pagina nella storia del Comune di Marsala. Il Movimento 5 Stelle è stato sostenuto da 2806 cittadini che hanno dimostrano di essere liberi da condizionamenti, rappresentanti il 6,25% degli elettori votanti. Questo ci permette di entrare al Palazzo VII Aprile con un consigliere, Aldo Rodriquez, e con la possibilità di avere un secondo seggio dopo il ballottaggio. Buono il risultato ottenuto da Antonio Angileri il quale, concorrendo con mezzi molto più limitati rispetto ai suoi avversari, ha raggiunto quasi il 14% delle preferenze a sindaco. Deleterio è stato il sistema di voto. Moltissime espressioni di voto disgiunto a favore di Angileri sono state annullate perché l’elettore ha segnato il simbolo del M5S anziché il nome del candidato sindaco. Se queste preferenze fossero state espresse correttamente, Angileri si sarebbe
sicuramente avvicinato alla soglia del 20%. Altrettanto importante è la permanenza del simbolo del M5S a Marsala che rappresenta l’unità e la coesione di un gruppo di attivisti che non conoscono divisioni, correnti e fazioni. Sarà questo gruppo a lavorare al fianco del o dei portavoce al Consiglio Comunale per portare avanti i progetti validi e concreti per la città di Marsala già illustrati nel programma elettorale. Insieme a loro, come nei canoni del Movimento 5 stelle, sarà chiamata tutta la cittadinanza a formulare proposte per il suo stesso interesse. I nostri portavoce saranno vigili sull’attività del Consiglio Comunale e porteranno in quella sala la trasparenza necessaria per una
corretta attività amministrativa. Il Movimento 5 Stelle di Marsala vuole ringraziare tutti i cittadini che sono andati a votare indipendentemente dalla loro preferenza poiché il voto rappresenta la massima espressione di libertà. Inoltre, tutti i portavoce del M5S che hanno contribuito al successo raggiunto con la loro presenza a Marsala durante la campagna elettorale.
07,00 - Se la campagna elettorale, a Marsala, è stata tutto sommato tranquilla, pochi sussulti, toni pacati, così non è stato per il giorno dei risultati. Un lunedì al cardiopalma, fino a sera tarda. Ci hanno pensato gli elettori a renderlo così. Ogni sezione scrutinata era un sussulto al comitato di Alberto Di Girolamo, candidato sindaco del centrosinistra, che a fine giornata per una manciata di voti ha sfiorato la vittoria al primo turno. Si va al ballottaggio. Di Girolamo Vs Massimo Grillo. Ci si arriva sul filo di lana, al ballottaggio, perchè le X sul nome di Alberto Di Girolamo sono state 17.359: il 49,67%. Grillo è a 12.237 voti con il 35,02%. Secondo i dati ufficiali Di Girolamo non è sindaco al primo turno per 229 voti. Dalle parti di Grillo all’esito dello spoglio si è tirato un sospiro di sollievo. Il “Celeste” ha un’altra chance il 14 e il 15 giugno. Certo è che il voto disgiunto ha fatto tanti scherzi ai candidati. Ma soprattutto a Massimo Grillo, che prepara la resa dei conti con i candidati della sua coalizione. C’è stata un po’ di tensione infatti l’indomani del voto. Perchè tra i voti al candidato sindaco e quelli raccolti dalle liste c’è una differenza di circa 8 mila preferenze. Un po’ troppi. I voti di Grillo sono 12.237, quelli delle liste sono 20.498. Anche dalle parti di Di Girolamo le liste hanno raccolto più voti del candidato sindaco: 17.359 contro 21.037.
Ma meno di quattro mila voti di differenza possono anche essere fisiologici per un sistema di voto che ha creato non poche contestazioni. Se si considerano soltanto i voti alle liste Di Girolamo e Grillo sono vicinissimi: 46,96% Di Girolamo, 45,75% Grillo. Su questo dato punta Grillo per il ballottaggio. Ma Di Girolamo punta invece a bissare il successo, anzi ad aumentare il distacco con Grillo, convincendo anche l’elettorato del Movimento 5 Stelle: “il nostro e il loro programma hanno diversi punti in comune”, ha detto il candidato del centrosinistra.
I 5 Stelle hanno ottenuto un ottimo risultato con il candidato sindaco Antonio Angileri, ma i voti di lista sono nettamente inferiori. Angileri ha ottenuto 4.878 voti, pari al 13,95%, ma la lista non ha fatto altrettanto: 2.799 voti pari al 6,2%. Angileri è soddisfatto per il risultato “ma dispiaciuto - dice -perchè la città avrà un sindaco, sia Di Girolamo sia Grillo, che rappresenta la vecchia politica”. La candidatura di Vito Armato, con Noi con Salvini, una Lega Nord sotto mentite spoglie, si è rivelata un bluff: 477 voti.
La composizione del consiglio comunale, adesso, dipenderà dall’esito del ballottaggio. Perchè in base a chi vince tra Di Girolamo e Grillo verrà attribuito il premio di maggioranza alle liste collegate.
In base al metodo d’Hondt si possono fare due proiezioni, due ipotesi di consiglio comunale, dipende da quale coalizione vincerà. Sono 30 i posti da consigliere comunale, alla coalizione vincente andranno 18 seggi che sosterranno la giunta.
Se vince Alberto Di Girolamo i seggi verranno ripartiti in questo modo.
Maggioranza: Pd 7 consiglieri, Psi 3, Cambiamo Marsala 3, Democratici per Marsala 3, Una voce per Marsala 2.
Opposizione: Futuro per Marsala 2, Udc 2, Forza Marsala 2, Sicilia Democratica 2, Progettiamo Marsala 1, Oltre i Colori 1. E il Movimento 5 Stelle, che non fa parte di nessuna coalizione, avrebbe 2 consiglieri a Sala delle Lapidi.
Secondo questa ipotesi dovrebbero entrare in consiglio comunale.
Per il Pd: Calogero Ferreri, Antonio Vinci, Federica Meo, Pino Cordaro, Mario Rodriquez, Angelo Di Girolamo, Vito CImiotta. Per il Psi: Oreste Alagna, Letizia Arcara, Michele Gandolfo. Per Cambiamo Marsala: Daniele Nuccio, Arturo Galfano, Linda Licari. Per Democratici per Marsala: Enzo Sturiano, Ginetta Ingrassia, Luana Alagna. Per Una Voce per Marsala: Alfonso Marrone e Alessandro Coppola.
Nella coalizione di Grillo entrano per Futuro per Marsala: Francesca Angileri e Pino Milazzo. Per Udc: Flavio Coppola e Giovanni Sinacori. Per Forza Marsala: Nicoletta Ferrantelli e Rosanna Genna. Per Sicilia Democratica: Ivan Gerardi e Walter Alagna. Per Progettiamo Marsala Giusi Piccione. Per Oltre i Colori Ignazio Chianetta. Il Movimento 5 Stelle in questo caso avrebbe due consiglieri comunali: Aldo Rodriquez e Carla Foderà.
Se vince Massimo Grillo invece sarebbe questo il nuovo consiglio comunale
Maggioranza: Futuro per Marsala 3 (Angileri, Milazzo, Vanessa Titone). Udc 4 (Flavio Coppola, Giovanni Sinacori, Eleonora Milazzo, Eleonora Palmeri). Forza Marsala 4 (Nicoletta Ferrantelli, Rosanna Genna, Michele Accardi, Pino Carnese). Sicilia Democratica 3 (Ivan Gerardi, Walter Alagna, e Simona Saladino). Progettiamo Marsala 2 (Giusi Piccione e Gioacchino Barraco), Oltre i Colori 2 (oltre a Chianetta anche Elisa Li Causi.
Opposizione: Pd 4 (Ferreri, Vinci, Meo, Cordaro), Psi 2(Alagna, Arcara), Cambiamo Marsala 2 (Nuccio, Galfano). Una voce per Marsala 1 (Alfonso Marrone). Democratici per Marsala 1 (Sturiano). In questo caso il Movimento 5 Stelle avrebbe solo un consigliere a Sala delle Lapidi: Aldo Rodriquez.