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09/06/2015 06:10:00

L'esperienza della Sicilia Occidentale ad Expo Milano 2015 tra speranze e delusioni

Per tutti coloro i quali hanno sentito parlare di Expò Milano 2015, il “più grande evento mai realizzato sull'alimentazione e la nutrizione”, ma che non hanno ancora avuto la possibilità di recarsi sul posto Mulini Contro Vento – Storie di Moderni Don Chisciotte  (ogni sabato a mezzogiorno in onda su Rmc 101) ha cercato di documentare attraverso le voci di alcuni dei protagonisti gli eventi salienti delle prime settimane dell'Esposizione Universale.

La Regione Sicilia, prima regione partner ufficiale della mastodontica impresa espositiva, è alla guida del Cluster-Bio Mediterraneo, vasta area dedicata al tema della biodiversità ed alla Dieta Mediterranea che accomuna ben 12 paesi dell'area del “mare di mezzo”.

Per il Cluster la Regione Sicilia ha investito 3 milioni di euro finalizzati all'obiettivo di intercettare nuovi flussi turistici interessati a conoscere le bellezze e la millenaria cultura agroalimentare della più vasta isola del Mediterraneo.

Antonino Caleca, Assessore Regionale all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Meditarranea, ci informa del superamento della prima fase di crisi la cui responsabilità è da attribuire sostanzialmente alla (dis)organizzazione Expò.

Come preannunciato dai soliti disfattisti, in occasione della cerimonia di inaugurazione diverse aree della fiera non erano ancora pronte ad accogliere i visitatori, e tra queste anche il Cluster dedicato al Mediterraneo. Si sarebbe potuto decidere di posticipare l'apertura al pubblico ma a differenza di altre regioni, la Sicilia non se l'è sentita di fare questo sgarbo all'organizzazione. E così volenti o nolenti si è andati in scena consapevoli dell'ondata di polemiche che ciò avrebbe causato.

Ad oggi sono state recuperate alcune delle mancanze, ma come sollevato dall'intervento del Deputato dell'M5S all'Ars Giancarlo Cancelleri, l'ingente impegno economico accordato dalla Regione Sicilia, ben 11 milioni di euro tra Bio-Mediterraneo e Piazzetta Sicilia, difficilmente vedrà un ritorno se non in termini di visibilità e prestigio.

Nella settimana dedicata al West Sicily la Città di Marsala ha avuto il suo momento di gloria con una giornata interamente dedicata.

A farla da padrona i prodotti più amati e conosciuti del territorio marsalese tra cui il vino, le fragole e la signora cassata la cui preparazione è stata magistralmente svelata dal rinomato pasticcere Peppe Giuffrè, il tutto allietato dalle note dei Musicanti di Gregorio Caimi, che ormai da anni curano il loro progetto di ricerca e riattualizzazione delle sonorità siciliane.

Zeppa di interventi la settima puntata di Mulini Contro Vento. Tra entusiasmo ed un leggero velo di insoddisfazione, come al solito la Sicilia si distingue per la propria generosità ma anche per l'approsimativismo e “lassaiz faire”.

Ma bisogna essere fiduciosi, siamo ancora agli inizi, ci sarà tempo fino ad ottobre 2015 per raddrizzare il tiro, nel frattempo però i 2milioni di visitatori per il primo mese di fiera non soddisfano le aspettative della Regione. Si spera nell'afflusso del turismo estivo, soprattutto proveniente da Cina e Stati Uniti.

In conclusione una riflessione, seppur faticosa, sembra d'obbligo. Mettiamo il caso che la Sicilia riuscisse nell'ambizioso scopo di attrarre milioni e milioni di nuovi visitatori da tutto il mondo e che questi ammaliati dalla sua tradizione enogastronomica, dalla sua bellezza e dalla sua inequiparabile cultura dell'accoglienza decidessero di intraprendere un avventuroso viaggio nella leggendaria isola, magari in automobile, in treno, in autobus o meglio ancora in bicicletta o a piedi. A quel punto la Regione Sicilia sarebbe in grado di offrire servizi ed infrastrutture che lontanamente emancipino dall'idea pittoresca che il mondo ha di noi? Ai posteri l'ardua sentenza.

Nei mesi a venire Mulini Contro Vento tornerà sicuramente sull'argomento.

Sara Manzo