Un laboratorio ambientale rivolto a cittadini con disabilità psichica ed un progetto sperimentale per chi è affetto dalla sindrome di Down. In dettaglio le attività avviate dai Servizi Sociali riguardano un laboratorio di educazione ambientale e conoscenza del territorio rivolto a giovani e adulti con disabilità psichica in collaborazione con l’associazione “Insieme per vivere” e un progetto sperimentale rivolto a cittadini con sindrome di Down, in collaborazione con l’associazione “Maria Santissima del Soccorso”. Il laboratorio ambientale denominato “Tra storia e natura… alla scoperta del nostro territorio” propone esperienze di contatto con la natura attraverso un percorso di conoscenza e studio del territorio. «Manteniamo alta l’attenzione per le fasce sociali più deboli sulle quali ci concentriamo e per le quali lavoriamo per produrre possibilità concrete di integrazione. L’obiettivo principale di questo laboratorio è quello di permettere ai destinatari di prendere coscienza delle proprie capacità attraverso il confronto diretto con la natura ed il contesto territoriale in cui vivono, in modo da stimolarli e motivarli anche al rispetto di sé degli altri, dell’ambiente circostante, favorendo la loro inclusione sociale -spiegano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore ai Servizi Sociali Salvo Bologna- . Il progetto “Aladino”, invece, è sperimentale e durerà tre mesi per 8 ore settimanali in collaborazione con l’istituto Pascoli perché le difficoltà di chi è affetto da sindrome di Down sono molto varie e comprendono diversi ambiti. Il progetto intende ampliare l’offerta di servizi in quanto quelli attualmente erogati non coprono totalmente il numero degli utenti che ne fanno richiesta. Il progetto, rivolto ad altri cinque utenti, prevede prestazioni e interventi integrati di tipo educativo per migliorare la qualità della vita delle persone affette da sindrome di Down. Obiettivo del progetto -concludono il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore ai Servizi Sociali Salvo Bologna - è quello di fornire un percorso che miri al benessere e alla maggiore autonomia possibile della persona disabile, attraverso attività rieducative, ludico-sportive, psicosociali e pedagogiche».