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12/06/2015 09:47:00

Scrive Niko Valenti: "Ecco la mia idea per Marsala"

 Gentile direttore,

Colgo la fine delle ostilità elettorali per rivolgere una mia riflessione che da tempo covo per il bene comune della nostra città. Grillo o Di Girolamo, il risveglio economico di Marsala non può scindere dal Parco Archeologico. I nostri tesori hanno un valore storico inestimabile, sono unici nel loro genere storico, e potrebbero risolvere diverse lacune storiche sul popolo fenicio (come nel caso delle fortificazioni analizzate vicino capo boeo), che colonizzò soltanto 4 località siciliane, due delle quali Mothia e Lilibeo. Che il parco non sia mai stato completato e valorizzato lo sappiamo, ma questo può anche essere un lato positivo. E' come un'eredità, un bonus, un tesoro sommerso che i nostri avi ci hanno lasciato. E in un momento storico di profonda depressione economica come quello attuale, il Parco sarebbe la soluzione, una fortuna ereditata per risolvere tanti problemi. Anche piu' di quelli che risolverebbero un porto o, azzardo, dei maggiori collegamenti con l'aeroporto. Ormai non si scopre piu' nulla, ed ogni scoperta archeologica gode della massima visibilita' mediatica. A testimonianza di cio', la scoperta nell'anfiteatro di Catania, in parte sepolto da un quartiere che l'amministrazione catanese e' riuscita a rimuovere. Copertine su riviste turistiche, culturali, servizi televisivi della rai, dei tg e trasmissioni. La sovrintendenza ha fallito ampiamente, visto che le lamentele dei pochissimi visitatori si sprecano e che quando sono arrivati dei capitali per il parco, questi sono stati spesi per i parcheggi e non per il parco in se'. Marsala non e' piu' un centro culturale, e come dice qualcuno, ad accogliere i turisti sono soltanto i pochi imprenditori coraggiosi. Il risveglio di Marsala puo' avvenire con il concentramento delle attenzioni amministrative sulla rivalutazione del 100% di questa area di portanuova, che fortunatamente si trova dentro il salotto della città, e non in periferia come a Segesta, Selinunte, Agrigento. La sovrintendenza puo' essere scavalcata soltanto dalla Ricerca, perché non affidarsi allora all'università? L'offerta di strutture e risorse puo' attirare CDL di scienze storiche, provenienti da affermate università che studiano proprio questo intervallo storico. Giovani archeologi che scavano e scoprono, creando un meccanismo a catena, un binomio vincente: Università e parco archeologico, per la realizzazione Dello stesso, per l'escavazione del 100% dell'area. Una lapide attesta la presenza di un Tempio di Ercole, cosa aspettiamo a smuovere le iniziative di ricerca? Cambiando zona, Abbiamo un posto pieno di leggenda e fascino, quella ss Maria della Grotta che abbiamo consegnato al degrado, costruita su antiche sepolture non cristiane. Perche' si e' seppellito li, aperta campagna fino a pochi decenni fa? E come mai la chiesa cattolica ha voluto costruire la chiesa (donata dopo la perdita della diocesi) proprio in quel posto periferico, dall'altra parte del fossato punico? I nostri magnifici luoghi non mancano di misticità. Lo sviluppo che creerebbe una vera rete archeologica, scatenerebbe un boom economico per tutto il territorio, dalla produzione all'artigianato, dal commercio all'imponente settore alberghiero.
L'area del Carmine, inoltre, andrebbe valorizzata molto di più, vietando la sosta alle macchine e studiando una rivalutazione di tutta l'area. Nessuno sa ad esempio che il Campanile del Carmine, un tempo, era considerato una delle meraviglie siciliane per il fatto che dondolasse quando suonava. Puntare sulle risorse che il luogo offre deve essere sempre la priorita' per lo sviluppo di una città. Lo stagnone ad esempio, non e' solo un paradiso naturale: Il turismo del Kite, aggiungo con enorme fortuna, ci ha scelto. Cosa aspettiamo a consacrarci a citta' del kite? Magari concentrando questo ambito nell'area militare di sappusi, che ospita gli hangar nervi. In architettura studiano l'ingegnere Nervi e guardano le foto dei nostri 2 hangar di sappusi... E noi li trattiamo come spazzatura. Vogliamo compromettere anche questo. Non e' cosi?
Le risorse di Marsala sono infinite, e la crisi attuale rivela un totale fallimento politico dal 2000 ad oggi.
Una piccola idea low cost indirizzata al turismo potrebbe anche essere la creazione di un progetto Wikipedia, magari affidato ai Licei cittadini. Classico e Scientifico a reperire fonti, linguistico a tradurre. Il visitatore straniero legge SEMPRE Wikipedia prima di partire: e' il primo risultato di Google. Le pagine di Marsala in lingua straniera sono spoglie o addirittura inesistenti.
Un'altra idea potrebbe essere la creazione di un'app per smarthphone: L'app del consiglio comunale. Il 31esimo consigliere: i cittadini. Se anche loro potessero votare soluzioni come le baracche allo stadio, o altre opere pubbliche di grazia assai dubbia. Servirebbe, egoisticamente parlando, anche a me per capire se "asineddri" sono soltanto i nostri amministratori o proprio tutti i marsalesi.
Mi dispiace non vedere in questa campagna elettorale nessuna idea facile e concreta per la citta', appannaggio di chiacchiere, sogni faraonici e le immancabili offese personali.
Da elettore di sinistra vedo tanta, tanta, ma tanta povertà intellettuale in tutti i candidati degli ultimi 20 anni, i due odierni compresi. Da una parte, il nuovo volto Di Girolamo, per carità, abbiamo capito che e' per bene, certo, ma alle sue spalle? Figure che hanno già amministrato ed hanno ampiamente fallito, e cio' nonostante (!) siederanno per l'ennesima volta in consiglio comunale, dove in anni - tanti, troppi -di amministrazione non hanno rivolto mai nessuna attenzione allo sviluppo culturale ed economico di Marsala. La politica attenta al "favore" occasionale (ma non dovrebbe essere un diritto?) come la sostituzione di una lampada comunale o la copertura di una buca, o il voto per amicizia, che ci ha portato a questo totale disastro. Oggi la politica marsalese e' vuota di idee, non c'e' alcuna cultura o attenzione per la stessa, intesa come risorsa di sviluppo economico.
Dall'altra parte vedo un Grillo confuso, frastornato dal primo risultato elettorale. Anche qui scarsezza di argomenti centrali. Solo teorie assai periferiche dai veri problemi. Quali turisti vorrebbe accogliere? Trasporti urbani? Ma se d'inverno questa citta e' un deserto! Il piano del traffico va rivisto, per carità, magari in questa citta c'e' anche troppo da fare. Puntare all'economia partendo dalle risorse che offrono i nostri luoghi. Elementare, si, intanto a Marsala questo non si fa. Magari si dice. Ma non si fa.
Spesso non ci vogliono tanti soldi per risolvere annose questioni. O conoscenze politiche, come pensano molti. Servono le piccole grandi idee, spesso low cost, che i marsalesi impegnati politicamente non hanno dimostrato di avere. Per questo motivo non mi sono sentito e non mi sento rappresentato da nessun candidato consigliere o sindaco. Non vedo idee, prospettive, programmazione. Solo cortile, sogni e favole. Vecchie battaglie ideologiche da parte di chi idee non ne ha proprio. Manco le sue.
Mi viene da piangere a pensare quanti ragazzi, che lontano da Marsala hanno studiato, si sono qualificati, e dove si prestano a vivere per sempre, limitandosi a ritornare soltanto per 10 giorni in estate. Mentre chi ci amministra, presiede, partecipa e decide le sorti di una porcata/baracca all'interno dei pubblici uffici, almeno nella maggior parte dei casi, non può vantare nessuno straccio di qualifica tecnica od universitaria, se non quella del "reclutamento di pacchetti-voti", per cui, data l'ormai consolidata sicurezza ecconomica che determinano i vitalizi, sarebbe il caso di istituire nuovi corsi di laurea in "campagna elettorale", volti all'insegnamento di come si catturano pacchetti di voti.
Le prospettive di guadagno sono maggiori di quelle che possono offrire medicina o giurisprudenza. Molti politici marsalesi, almeno in questo, potrebbero anche fare i docenti.

Cordiali saluti a tutta la redazione!

Niko Valenti