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17/06/2015 17:53:00

Mazara, si trasferisce per sei mesi la Statua del Satiro Danzante

Si trasferisce, ma sei mesi, la statua del Satiro Danzante di Mazara del Vallo. Ci sono lavori da fare al museo di Sant'Egidio, la casa del Satiro, e allora per 48 ore turisti e ammiratori non potranno vedere il Satiro, che poi da sabato sarà esposto al Collegio dei Gesuiti, poco distante.  Il trasferimento è necessario per consentire i lavori
di adeguamento dei locali, attesi da anni. Ma non si poteva comunque fare in bassa stagione? Il progetto complessivo dei lavori al museo  si aggira sui 400 mila euro, fondi regionali. Nel frattempo il Satiro si potrà visitare nell’ex Collegio dei Gesuiti che ospita il Museo civico, sistemata nella sala delle Anfore. Saranno spostati biglietteria e custodi (regionali) mentre il Museo resterà visitabile gratuitamente (con custodi comunali).

Ripescata nel Canale di Sicilia nella primavera del 1997 la statua del "Satiro danzante" è una delle testimonianze più preziose del patrimonio sommerso recuperato e ancora da recuperare nelle acque al largo della Sicilia. il ritrovamento, che tanto scalpore destò e tanti strascichi ha avuto anche nella difficile vertenza giudiziaria che si era innescata con l'equipaggio del "capitan Ciccio" che lo ritrovò, ha in qualche modo aperto la strada verso la sensibilizzazione della tutela del patrimonio sommerso nel Mediterraneo. Il Satiro è raffigurato nel momento dell'estasi della danza orgiastica, ruota sulla gamba destra impugnando i simboli del culto, nella sinistra il calice per il vino e nella destra la canna del tirso ornata da un nastro e coronata da una pigna, portava sulla spalla una pelle di pantera. L'inclinazione del capo, la chioma fluente, le labbra socchiuse, la torsione del busto riportano al delirio della danza vorticosa. La statua bronzea è stata databile alla fine del IV secolo a. C. e attribuibile alla scuola di Prassitele.