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19/06/2015 07:45:00

Alcamo, compravendita di voti. Nuova inchiesta su Antonio Papania, l'ex senatore del Pd

 Le Amministrative di Alcamo del 2012 continuano a far discutere. Nonostante di recente siano giunte le dimissioni del sindaco Sebastiano Bonventre, procedono gli approfondimenti giudiziari utili a far luce sul presunto voto di scambio che lo avrebbe portato sulla poltrona di primo cittadino. Sulla vicenda sono in corso due processi per voto di scambio che si stanno svolgendo dinanzi al Tribunale di Trapani. In entrambi è imputato l'ex senatore Nino Papania (Pd). Secondo l'accusa, sostenuta in aula dal pm Rossana Penna, il politico sarebbe stato l'apice di un sistema ben organizzato in grado di fornire derrate alimentari e contributi economici, in cambio del voto. Le dinamiche, come noto, sono state ricostruite attraverso diversi elementi investigativi tra cui intercettazioni ed analisi del Gps, ma adesso ecco emergere una nuova inchiesta che – nella tesi accusatoria – dovrebbe chiudere il cerchio attorno alle dinamiche narrate nelle aule giudiziarie. Il nuovo fascicolo di indagine, condotto dal sostituto procuratore Marco Verzera e affidato al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani, sarebbe l'ultimo (?) tassello in grado di ricostruire ciò che è avvenuto ad Alcamo nei mese che hanno preceduto le elezioni amministrative. E' la costola finanziaria di quanto avvenuto e tracce di questa nuova inchiesta erano emerse proprio durante il dibattimento di uno dei due processi, quando il pm Rossanna Penna aveva chiesto l'acquisizione dei verbali dei coniugi Giuseppa Speciale e Alfredo Ferro. In questi giorni i carteggi - densi di omissis - sono stati depositati. In attesa di nuovi sviluppi.

Marco Bova