Per la campionessa di nuoto paralimpico Giusy Barraco di Marsala, tesserata per l’Associazione Sportiva Aquarius di Trapani, è sfumata la partecipazione ai prossimi Campionati Italiani di Nuoto che si svolgeranno a Busto Arsizio (VA) presso le piscine Manara (vasca da 50m) da venerdi 26 a domenica 28 giugno prossimi.
Con la chiusura della piscina olimpica di Marsala il 31 maggio scorso per la scadenza della plurima proroga data alla società gestore, infatti, la forte atleta paralimpica non ha più potuto allenarsi nell’impianto comunale e così ha iniziato il suo pellegrinaggio presso alcune strutture di Trapani gestite dalla propria società. L’impegno di tempo, la stanchezza per raggiungere con la propria auto Trapani, hanno però preso il sopravvento e così dopo alcuni allenamenti Giusy ha dovuto abbandonare l’idea di partecipare alla manifestazione iridata.
“Ho provato ad andare a Trapani con l’aiuto volontario di qualche amica che mi accompagnava, ma dopo già una settimana ero stanchissima di fare avanti e indietro per Trapani. C’è da dire che alla fine degli allenamenti ero stremata e rischiavo di andare incontro a qualche incidente per l’eccessiva stanchezza”, dice Giusy Barraco che aggiunge: “spero che l’Amministrazione comunale con a capo il nuovo sindaco Dott. Alberto Di Girolamo, possa intervenire nell’immediato futuro per rendere fruibile la piscina a tutta la cittadinanza. Io ho bisogno di allenarmi oltre che per affrontare al meglio le competizioni anche per la mia propria salute”.
“Giusy è una ragazza determinata, afferma il suo allenatore Pietro Giliberti, e molto volitiva. Qualche anno fa ha trovato nel nuoto una delle sue ragioni di vita e questa chiusura le è costata più di ogni altro”.
Anche il presidente della ASD Aquarius Sergio Di Bartolo, interviene specificando che la storia della piscina comunale di Marsala sarebbe tutta da raccontare e che già da quasi un anno chiede all’Amministrazione comunale, prima di queste ultime elezioni, di darsi da fare per non arrivare alla fine senza un nuovo bando di gestione e soprattutto con le condizioni “estreme” della struttura e che ogni proprio intervento a riguardo è stato disatteso. “Anche l’associazione da me rappresentata oggi è interessata a gestire la struttura. Moltissimi sono infatti i giovani atleti marsalesi che vengono giornalmente a Trapani con il treno per continuare ad allenarsi e questo è un costo in termini di sacrifici che questi ragazzi e le loro famiglie fanno giornalmente”