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23/06/2015 13:27:00

Arresti Catania. "Partite comprate per salvarsi". C'è anche il match col Trapani

16.30 - Arriva una nota, striminzita, del Trapani. "Apprendiamo con stupore dell’indagine svolta dalla Procura di Catania che vede coinvolti anche alcuni nostri tesserati. Fiduciosi e rispettosi del lavoro svolto dalla Magistratura confidiamo che la vicenda possa risolversi nel più breve tempo possibile".

 

13.00 - C'è anche Catania-Trapani, dell'11 aprile scorso, finita 4-1 per gli etnei, nel faldone dell'inchiesta sulle partite che sarebbero state comprate dal Catania per assicurarsi la permanenza in Serie B e che ha visto l'arresto ai domiciliari di sei dirigenti del Catania più il presidente Nino Pulvirenti.
"Almeno cinque partite, forse sei sono state truccate con somme di denaro versate a giocatori" ha detto il procuratore di Catania Giovanni Salvi. Agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del club, Antonino Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore sportivo Daniele Delli Carri. Con loro sono stati arrestati (anche loro ai domiciliari) i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono accusati di frode sportiva. Secondo gli inquirenti alcune vittorie del Catania sarebbero state comprate a tavolino per permettere agli etnei di restare in serie b, dopo un avvio di campionato disastroso. L'operazione denominata "I treni del gol", perchè dalle intercettazioni emergerebbe che i dirigenti della società avrebbero parlato di "treno" quando intendevano corrompere un calciatore.  Le partite dell'ultimo campionato messe sotto la lente d'ingrandimento sono Varese-Catania (0-3) del 2 aprile scorso, Catania-Trapani (4-1) dell'11 aprile, Latina-Catania (1-2) del 19 aprile, Catania-Ternana (2-0) del 24 aprile e Catania-Livorno (1-1) del 2 maggio. Forti sospetti anche su Catania-Avellino (1-0) del 29 marzo. Tra gli indagati anche i calciatori del Trapani Luca Pagliarulo e Antonino Daì, bandiere granata.