Al via l’Osservatorio UnipolSai 2015. A Trapani sicurezza, soddisfazione e serenità sono le principali sensazioni che prova oltre la metà degli abitanti (57%) quando si paga un bene o un servizio a rate. In particolare, il 26% ritiene che la scelta della rata garantisca la “sicurezza di non fare il passo più lungo della gamba”, il 21% si sente più sereno perché non deve rinunciare ad acquisti ritenuti rilevanti dal suo punto di vista e il 10% preferisce utilizzare la rateizzazione per realizzare in tutta tranquillità un acquisto definito importante.
Resta una quota di persone che, soprattutto in questo periodo di incertezza nel domani, pensa al denaro con preoccupazione: il restante 17% degli intervistati vede infatti con ansia le rate che verranno nel futuro.
Oltre che per l’acquisto dell’automobile e di beni e servizi legati alla casa, tipicamente associati al pagamento rateale, i trapanesi vedono con particolare favore il pagamento a rate dell’assicurazione auto: in dettaglio, il 73% degli intervistati considera utile ed opportuno sostenere l’acquisto dell’automobile a rate, il 71% per ammobiliare la propria casa o ristrutturarla e il 31% considera opportuno pagare a rate l’assicurazione auto. Completano la fotografia dello scenario attuale gli acquisti a rate di cure mediche elettronica (24%) e di prodotti di elettronica (19%).
Le rate che verranno. Se oggi il 14% degli abitanti di Trapani dichiara di utilizzare il pagamento rateale ogni volta che può, anche per beni o servizi di contenuto valore economico, questa quota sembra destinata ad aumentare: infatti oltre la metà del campione (52%) pensa che nei prossimi anni usufruirà della rateizzazione in misura maggiore, e il 39% ogni volta che sarà possibile.
Che vantaggi vedono i trapanesi nella rateizzazione dei pagamenti? Senza dubbio sono molteplici, e riguardano sia la sfera personale, in quanto la rata a detta loro consente tanto una migliore gestione del bilancio familiare anche in occasione di acquisti definiti importanti (35%) quanto un immediato accesso ai consumi a fronte della possibilità di pagare con calma (29%), sia una più ampia sfera sociale perché sono visti come un aiuto concreto alle famiglie e all’economia in un momento di crisi (20%).