Condannato a sei anni reclusione per violenza sessuale e stalking ai danni della sua ex amante il sovrintendente di polizia Gaetano Priulla, ex comandante della Squadra nautica della Questura. Mentre è stata derubricata in tentata violenza privata un’accusa originaria di concussione, il poliziotto è stato assolto da uno degli episodi di violenza che pure gli era stato contestato ma dovrà risarcire (la quantificazione del danno è stata demandata in sede civile mentre è stata stabilita una provvisionale immediatamente esecutiva di 15 mila euro) l’ex amante che si era costituita parte civile. Nessun risarcimento è stato riconosciuto, invece, al marito della donna, un collega di Priulla, che, dopo la riconciliazione con la moglie, si era anch’egli costituito parte civile. I due coniugi sono stati assistiti dall'avvocato Nino Sugamele.
La sentenza è stata emessa dal Tribunale collegiale di Trapani (presidente Angelo Pellino, a latere Katya Brignone e Benedetto Giordano). Al termine della sua requisitoria, il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Di Sciuva aveva chiesto la condanna dell'imputato a 7 anni e mezzo di reclusione.