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01/07/2015 06:50:00

Chi sarà il nuovo presidente del consiglio comunale di Marsala? Sturiano contro tutti

12,15 -  Tensione alta nel Pd, dove non c'è una chiara strategia in vista del voto di venerdì. Al momento il partito è spaccato in due. C'è chi vorrebbe accontentare Sturiano, c'è chi invece spinge per Antonio Vinci, consigliere di grande esperienza, ex vice sindaco, e sicuramente nome gradito a molti nell'opposizione. Ma nell'opposizione cerca di pescare anche Sturiano. Il Sindaco Di Girolamo, che pure ha partecipato alle varie riunioni di queste ore, non si vuole sbilanciare: "Uno vale l'altro", continua a ripetere. Gira la voce anche di alcuni consiglieri di opposizione pronti a sostenere Enzo Sturiano, ma con condizioni politiche da verificare. 

10,50 - Ci sarà stasera una riunione dei partiti della coalizione di maggioranza con tutti i consiglieri comunali eletti per tentare di arrivare domani ad una soluzione unitaria per l'elezione del presidente del consiglio comunale di Marsala. Il Psi di Nino Oddo vuole riconosciuto il ruolo di secondo partito della coalizione. Quindi Sturiano può andare benissimo come presidente, dicono i socialisti, ma allora a loro deve andare il posto lasciato libero nella giunta. Qui si apre lo scontro con il gruppo di Sturiano, che vorrebbe il posto in giunta per un nome indicato dallo steso Sturiano, ma soprattutto con Alberto Di Girolamo, Sindaco di Marsala, che ha fatto intendere più volte di lasciare ad Enzo Sturiano ogni libertà sul suo percorso, ma di volere le mani libere sul nome del suo sostituto.

07,00 - Chi sarà il prossimo presidente del consiglio comunale? Ballano tutti la “presi-dance” a Palazzo VII Aprile, consiglieri vecchi e consiglieri nuovi. Tante ambizioni sono in gioco, perchè, a cascata, l'elezione del presidente e del suo vice dà la stura alle trattative per le presidenze delle commissioni, e poi, all'interno dei gruppi, per la scelta del capogruppo. Vediamo di spiegare un po’ come sta la situazione a 48 ore dalla prima convocazione, prevista per il 3 Luglio. Allora, in base ai patti all’interno della coalizione Pd + altri che regge la città, la seconda carica della città spetterebbe al Psi di Nino Oddo. Il parlamentare trapanese ha promesso il posto a Oreste Alagna, ex Udc, ex Forza Italia, ex fedelissimo di Giulia Adamo. Alagna era a un passo dal candidarsi in una delle liste a sostegno di Massimo Grillo (addirittura, secondo alcuni, pare che ci abbia anche votato…), ma Nino Oddo lo ha acciuffato in extremis con questa promessa: vince Alberto Di Girolamo sindaco, e tu sarai presidente del consiglio comunale. La moglie di Alagna è assessore della Giunta del Sindaco di Trapani, e, insomma, con questa mossa, la famiglia sarebbe stata politicamente sistemata. Non avevano fatto i conti, però, Alagna, Oddo e soci con il presidente uscente, Enzo Sturiano (consigliere comunale ininterrottamente dal 2001).  A lui è stato promesso il posto di vice sindaco di Alberto Di Girolamo. Ma Sturiano non si fida di Di Girolamo, è cosa nota. Basti pensare che lo stesso Sindaco gli ha detto che deciderà lui, quando vorrà lui, chi sarà il suo vice. E allora Sturiano, convinto che al primo bilancio Di Girolamo possa dargli il foglio di via per qualche insanabile contrasto, pretende di continuare a fare il presidente del consiglio. La cosa ha messo in subbuglio la maggioranza, alle prese con il primo vero test. Alagna si è così bruciato, perchè non è in grado di condurre da solo delle trattative e non ha più nessuno che gli copre le spalle. La sensazione è che alla fine, per non fare saltare il tavolo, l’avrà vinta Sturiano, che è invece uno che si sa muovere, da solo, benissimo.  Benché inviso a molti consiglieri del Pd, e ovviamente del Psi, Sturiano può contare sull’appoggio ...dell’opposizione, dato che la sua lunga carriera politica gli permette di avere rapporti consolidati con molti consiglieri. Il Pd ha timidamente provato a fare il nome di Antonio Vinci, sponsorizzato tra gli altri, pare, dall'assessore Annamaria Angileri; quelli di una Voce per Marsala avanzano il nome di Alfonso Marrone, ma Sturiano è stato chiaro: si fa come dice lui, volenti o nolenti. Anche perchè l’opposizione sembra arrivare a questo appuntamento in ordine sparso. Aldo Rodriquez, grillino, coerentemente con la storia recente del Movimento Cinque Stelle ha fatto sapere di non partecipare ad alcuna trattativa. Gli altri undici consiglieri dell'Udc, che si sono visti nella sede dell’Udc, hanno ognuno un’idea diversa. Prevarrà l’idea della scheda bianca, ma già circolano sospetti: qualcuno - si dice - è già d’accordo per votare, nel segreto dell’urna, Sturiano, e avere in cambio la vicepresidenza. D'altronde, anche nel 2012, quando fu eletto presidente, Sturiano prese 20 voti, tre in più rispetto alla maggioranza.  In queste ultime ore tutto può succedere. Una parte dei consiglieri di opposizione vorrebbe offrire al Pd il proprio aiuto per uscire dall’empasse, pur di non avere Sturiano presidente, dando apertamente i propri voti ad un presidente di garanzia scelto in una rosa di nomi composta dai già citati Marrone, Alagna e Vinci, ai quali si aggiunge anche il nome di Michele Gandolfo.
Come finirà? La voglia di Enzo Sturiano prevarrà su tutto. Sarà lui presidente, anche per l’incapacità degli avversari dentro e fuori la maggioranza di mettersi d’accordo su un’alternativa credibile. Sturiano verrà eletto con il controllo totale delle schede, per evitare franchi tiratori. Chi voterà “STURIANO”, chi “STURIANO VINCENZO”, chi “ENZO STURIANO”, chi “STURIANO V.”, chi “STURIANO E.”, ecceterà, non c’è limite alla fantasia quando c’è da controllare il voto….