Simpatico retroscena circa la notizia che abbiamo dato ieri dell'accompagnamento coatto disposto per Padre Enzo Amato in un processo a carico di Don Vito Caradonna. "Mi sembrava che fosse l'indomani" dice Padre Enzo, che non perde mai il buonumore, e aggiunge: "E comunque la mattina dell'udienza avevo un funerale, quindi sono più che giustificato". Padre Enzo Amato racconta di aver saputo da Tp24.it dell'accompagnamento coatto disposto nei suoi confronti: "Leggo questo vostro articolo e mi dico: ma il processo non è domani? Guardo la convocazione, e invece era oggi e avevo sbagliato io...". Il parroco di Paolini deve testimoniare nel processo che vede don Vito Caradonna (prete sospeso a divinis dopo la condanna per tentata violenza sessuale su un uomo) per circonvenzione di incapace. Dall’indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura è emerso che don Vito Caradonna, nel 2010, quando era parroco a San Leonardo, riuscì a farsi consegnare quasi 70 mila euro da un parrocchiano, M.D.G., ex militare della Marina, noto nella zona per i suoi problemi di natura psichica. Solo a fine ottobre 2011, grazie all’intervento di un legale, M.D.G. è riuscito a rientrare in possesso del denaro prestato al prete.