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26/07/2015 12:00:00

A Settembre nel Giardino della Memoria alberi piantati per Saetta, il figlio, e Rostagno

 Il prossimo venerdì 25 settembre i cronisti ed i magistrati si ritroveranno al Giardino della Memoria per ricordare altre tre vittime della mafia. Quel giorno, infatti, saranno piantati alberi dedicati al giudice Antonino Saetta e al figlio Stefano, trucidati il 25 settembre 1988 sulla strada statale Agrigento-Caltanissetta, ed al giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso a Valderice (Trapani) la sera del 26 settembre 1988.Ad annunciare la doppia piantumazione sono stati il vice-presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, ed il presidente nazionale dell'Anm, Rodolfo Sabelli, che la scorsa settimana si sono ritrovati nel sito di Ciaculli assieme al giudice Matteo Frasca, presidente della sezione distrettuale di Palermo dell'Anm, in occasione della visita privata di Manfredi Borsellino. Interverrà anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

Il giudice Antonino Saetta era nato a Canicattì (Agrigento) il 25 ottobre 1922 ed abitava a Palermo con i suoi familiari. La sera dell'agguato era al volante della sua auto e stava rientrando a casa dopo avere partecipato al battesimo di un nipotino avvenuto a Canicattì. Gli stava accanto il figlio Stefano di 35 anni. I due non ebbero scampo. Furono uccisi a colpi di mitragletta. Per il duplice omicidio sono stati condannati Salvatore Riina, Francesco Madonia e Pietro Ribisi. Saetta era il primo presidente della Corte d'Appello di Palermo e aveva dato la disponibilità a presiedere il maxiprocesso d'appello. Negli anni '80 aveva presieduto la Corte d'Appello di Caltanissetta.


Mauro Rostagno era nato a Torino il 6 marzo 1942. Fu ucciso a colpi di fucile in contrada Lenzi a Valderice (Trapani). Tra i fondatori della comunità <Saman>, negli anni '80 collaborava con la tv privata trapanese Rtc per la quale ha confezionato numerosi servizi ed inchieste in cui più volte ha fatto riferimento a politici locali collusi con la criminalità mafiosa e ai comitati d'affari inquinati nella provincia di Trapani.