Fa discutere la scelta dell'Arcidiocesi di Monreale e delle Parrocchie di Montelepre di accogliere le reliquie di Padre Pino Puglisi, il sacerdote assassinato dalla mafia, in una celebrazione ecauristica alla quale partecipa anche l'ex vescovo di Trapani Fancesco Miccichè, attualmente al centro di un grande scandalo per una serie di indagini che lo hanno vedono indagato per truffa (una vicenda su tutte: la sottrazione dei fondi dell'8 per mille). Scrive Salvo Ognibene, su ecauristiamafiosa.it:
Micciché è stato rimosso dal Papa dalla curia pastorale della diocesi di Trapani nel 2012 e nella primavera del 2015 gli sono stati sequestrati beni per circa tre milioni di euro. Certo, la presunzione d’innocenza è un diritto di tutti ma certi fatti valgono più di tante parole.
La reliquia di del parroco di Brancaccio ucciso per mano mafiosa è a Montelepre dal 29 agosto e ci rimarrà fino al prossimo 6 settembre, proprio il giorno in cui l’ex vescovo di Trapani Francesco Micciché concluderà la celebrazione in onore di Padre Pino Puglisi. Aggiunge Ognibene:
E’ questo il modo in cui la Chiesa vuole rendere omaggio al suo beato e portare nelle parrocchie il significato della sua esistenza?
L'ex vescovo di Trapani, monsignor Francesco Miccichè,è indagato per appropriazione indebita e malversazione di fondi pubblici nell'ambito di un'inchiesta che riguarda i fondi dell'otto per mille. Adesso il prelato risulterebbe indagato pure per appropriazione indebita e truffa, calunnia e stalking. Tutti gli aggiornamenti sulla vicenda li potete leggere qui.