Patrizia Paganelli, giornalista, protagonista suo malgrado di uno degli episodi di cronaca che hanno più scosso Marsala questa estate. E’ stata aggredita a colpi di spranga da un vicino di casa che aveva denunciato. Come va?
Eh, come sto...Non sto a Marsala. Ho avuto bisogno di allontanarmi.
E’ stata dura.
Si, ma rifarei quello che ho fatto. Perchè credo nella legalità e rifarei le denunce che ho fatto, per dare un esempio anche ai nostri giovani.
Ci racconta la sua aggressione?
Tornavo a casa in macchina e ho trovato questo signore che aveva posteggiato in modo da impedirmi il passaggio. Quando ho aperto lo sportello per scendere, lui mi ha chiamato per nome, io mi sono girata e lui ha preso dallo sportello una spranga di ferro e ha cominciato a colpirmi.
Otto colpi di spranga di ferro in testa…
Sono viva per miracolo. E anche per mio genero, che era a casa mia ed è uscito sentendo le urla mie e del mio aggressore. E’ uscito fuori, ed è riuscito a bloccarlo, anche se non come l’ha fatto.
F.L.G. è il nome dell’aggressore, 67 anni, è agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato dalla premeditazione.
Lo sapete perchè mi sono salvata? Perchè con un barlume di lucidità sono riuscita a raggiungere la pompa dell’acqua, aprire il rubinetto, e schizzargli l’acqua in faccia….
Nella disperazione uno trova forze che non sospetta di avere.
Le prove della vita ti dimostrano proprio questo.
Marsala ha bisogno di Patrizia Paganelli.
Voglio ringraziare tutte le persone, tantissime, che mi sono state vicine. Ho ricevuto continue telefonate, tanti messaggi. Ho subito un’aggressione mafiosa: una persona ha tentato di uccidermi solo perchè io l’ho denunciata per alcune irregolarità. Dobbiamo avere il coraggio di essere uniti rispetto a questi episodi.